Plesso a Montedecoro distrutto dalle infiltrazioni d'acqua: via libera alla ricostruzione
La Regione, consapevole del danno arrecato dal collettore fognario, ha annunciato un risarcimento di tre milioni e 200mila euro per abbattere e ricostruire l'edificio.

MADDALONI. Il plesso scolastico di via Carmignano a Montedecoro, un tempo fulcro della comunità, è diventato ormai un simbolo di abbandono e disgregazione sociale.
Plesso a Montedecoro distrutto dalle infiltrazioni d'acqua: via libera alla ricostruzione
Da nove anni, le infiltrazioni di un collettore fognario regionale hanno messo in ginocchio la scuola, privando oltre seicento minori del diritto fondamentale allo studio e costringendoli a trasferte faticose verso istituti lontani. La Regione Campania, finalmente consapevole del danno arrecato, ha annunciato un risarcimento di tre milioni e 200mila euro per abbattere e ricostruire l'edificio.
La Regione, consapevole del danno arrecato dal collettore fognario, ha annunciato un risarcimento di tre milioni e 200mila euro per abbattere e ricostruire l'edificio
L’assegnazione dell’incarico per una «valutazione di archeologia preventiva» segna un passo significativo verso il recupero della scuola. Ma ciò che più preoccupa è la condizione socio-educativa attuale: i bambini sono costretti a fare i pendolari per raggiungere l'istituto comprensivo Brancaccio a Maddaloni o le scuole di Cervino, mentre il loro diritto all’istruzione è gravemente limitato.
L’assessore regionale alla pubblica istruzione, Lucia Fortini, ha promesso che il «recupero della scuola perduta» sarà uno dei punti chiave del progetto «Scuola Viva». Il sindaco Andrea De Filippo ha garantito che la nuova scuola sarà moderna e funzionale, un primo passo concreto per riqualificare le periferie dimenticate da decenni. Ma nel frattempo, l'ex istituto giace in rovina, ridotto a un relitto di vandalismo e incuria, con cancelli divelti e aule trasformate in rifugi per sbandati.
In parallelo, un palazzetto dello sport multifunzionale sorgerà presso l’istituto comprensivo “Settembrini”, un’altra opportunità per la comunità, ma soprattutto per restituire ai ragazzi spazi di socializzazione e crescita. L’attesa di una nuova era è finalmente alle porte: Montedecoro non è più sola.