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La Cassazione annulla l'arresto del 16enne.
La Cassazione annulla l'arresto del 16enne.

I fatti iniziali: l’accoltellamento a marzo

Il 26 marzo scorso, a Camigliano (Caserta), un ragazzo pakistano di 16 anni ha accoltellato la madre con un coltello da cucina, ferendola al petto e alla spalla. Secondo i carabinieri, l’aggressione sarebbe avvenuta durante un momento di caos familiare e il giovane, non opponendo resistenza, si è poi consegnato alle forze dell’ordine  .


Arresto e misura cautelare

Subito dopo l’episodio, il ragazzo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio ed è stato trasferito nel centro di prima accoglienza per minorenni di Napoli (Colli Aminei). Gli inquirenti hanno appurato che le ferite riportate dalla madre non erano letali  .

 

 Nuove indagini difensive: tracce di droghe potenzialmente velenose

Grazie al lavoro dell’avvocato difensore Luigi Ferrandino, assistito da Domenico Cesaro, sono emerse irregolarità: all’arrivo al carcere minorile di Nisida, il giovane è risultato positivo a droghe quali ecstasy, oppiacei, metadone e barbiturici, in dosi tali da poter essere definito un avvelenamento  .

 

 Cassazione annulla l’arresto: il caso torna al Tribunale Minorile

La Corte di Cassazione, in data 25 giugno 2025, ha annullato la misura cautelare applicata al minorenne, rinviando il fascicolo al Tribunale per i minorenni di Napoli per una nuova valutazione alla luce degli sviluppi sulle tracce di sostanze assunte.
 

 Le nuove ipotesi: difesa o tentativo di silenziare?

La difesa sostiene l’ipotesi che la madre avrebbe tentato di avvelenare il figlio per impedirgli di testimoniare contro di lei in merito agli abusi sessuali denunciati dal ragazzo e dai suoi fratelli. Non riuscendoci, avrebbe provocato la reazione violenta del 16enne che, difendendosi, avrebbe prelevato il coltello della madre  .


Prossimi passaggi giudiziari

Il tribunale minorile dovrà ora rivalutare i fatti, cogliendo la presenza delle sostanze nel sangue del giovane e ridefinendo la dinamica dell’episodio. La decisione della Cassazione apre a scenari diversi e più complessi, evidenziando uno scontro tra narrazioni opposte: quella di un ragazzo vittima e quella di una madre denuncia – anche lei – violenze.

 

 Perché la decisione della Cassazione?

1. Elementi nuovi: le analisi tossicologiche rappresentano un elemento fondativo per ribaltare la ricostruzione iniziale.


2. Principio di proporzionalità: la detenzione in carcere minorile prima del processo, alla luce di possibili abusi subiti, poteva risultare eccessiva.