Scacco Matto, il nuovo giallo politico di Lucia Sforza
La giovane studentessa casertana è già al suo secondo lavoro editoriale

CASERTA – A 22 anni, Lucia Sforza – scrittrice di gialli, giornalista di cronaca nera, studentessa in Criminologia e Investigazione presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – non scrive per intrattenere. Scrive per distruggere illusioni. Per mostrare cosa c’è sotto la pelle di questo Paese: sangue, compromessi, giochi di potere.
Nel suo secondo romanzo, Scacco Matto, non racconta una storia. Mette in atto una strategia. Il potere è una partita a scacchi, e La Sforza ne conosce ogni regola. Le sue mosse sono studiate, chirurgiche, letali. La sua penna è una lama affilata che non fa prigionieri.
La trama
Questo non è un giallo qualunque. È un atto d’accusa contro lo Stato, la mafia, la corruzione politica. Una discesa lucida e glaciale dentro un sistema marcio, dove l’intelligenza è l’unica arma vera. Dove non vince chi ha più soldi o più forza. Vince chi pensa meglio. Chi calcola. Chi anticipa. Chi fa scacco matto. I personaggi di questo romanzo non si piangono addosso. Resistono. Si ribellano. Sparano con la mente, non con le pistole. Non c'è spazio per i deboli, né per i lettori pavidi. Chi apre questo libro deve essere pronto a guardare il marcio in faccia, senza distogliere lo sguardo.
L'autrice
Lucia Sforza, classe 2003, è una voce che non puoi ignorare. Una penna che non copia nessuno. Che scrive solo di notte, mentre il mondo dorme e lei studia, indaga, smonta pezzi di realtà per poi riscriverli a modo suo. È giovane, è feroce, è lucida. Non chiede rispetto. Se lo prende. Scacco Matto è il suo secondo colpo. Il primo colpo ha svegliato molti lettori. Dopo il successo del suo primo romanzo, un intenso giallo psicologico che ha mostrato i labirinti della mente umana, La Sforza torna con un secondo colpo. Ma stavolta mira più in alto, e spara più a fondo.