Infiltrazioni mafiose nei Comuni, anche il Casertano nella lista nera
Terra di Lavoro insieme ad altre quattro province fa registrare il 63% degli scioglimenti per mafia
CASERTA - "Sono 11 le regioni coinvolte da scioglimenti - che diventano tredici se consideriamo le verifiche concluse con un'archiviazione. L'89% degli scioglimenti (360) si è verificato in Calabria, Campania e Sicilia. Percentuale che sale al 96% (386) se consideriamo anche la Puglia". Così si informa in una sezione di 'Il male in Comune', il dossier curato da Avviso Pubblico che analizza il fenomeno dei comuni sciolti per infltrazioni mafiose, mettendo in luce dati, dinamiche e conseguenze sul piano amministrativo, sociale ed economico. Gli altri 16 scioglimenti - si aggiunge - sono avvenuti nel Lazio (5), Piemonte (3), Liguria (3), Basilicata (2), Lombardia (1), Emilia-Romagna (1) e Valle d'Aosta (1). In Sardegna e Veneto delle verifiche si sono concluse con l'archiviazione. Sono 34 le province coinvolte su tutto il territorio nazionale. In cinque di esse - Reggio Calabria, Napoli, Caserta, Palermo e Vibo Valentia - si è verificato il 63% degli scioglimenti.
I dati
Dei 294 Enti locali soggetti a scioglimento dal 1991 al 30 settembre 2025, 288 sono Comuni, i restanti 6 sono Aziende Sanitarie Provinciali. In base ai dati demografici forniti dall'Istat - spiega Avviso Pubblico - raccolti al momento dell'emanazione del decreto, risulta che il 72% dei Comuni sciolti per mafia dal 1991 aveva una popolazione residente inferiore ai 20mila abitanti, il 51% aveva una popolazione residente inferiore ai 10mila abitanti e il 34% aveva una popolazione residente inferiore ai 5mila abitanti. Appena il 9% dei 288 Comuni sciolti per mafia aveva una popolazione residente superiore ai 50mila abitanti al momento dello scioglimento.
Gli ultimi riscontri
Nel periodo in considerazione sono stati 19 gli Enti locali sciolti in conseguenza di fenomeni di infiltrazione e condiziona mento di tipo mafioso, così territorialmente distribuiti: "8 in Calabria: Capistrano, Stefanaconi, Tropea e ASP Vibo Valentia (Vibo Valentia), Cerva e Badolato (Catanzaro), San Luca (Reggio Calabria), Casabona (Crotone)". "8 in Campania: Caivano, Melito di Napoli, Poggiomarino e Marano di Napoli (Napoli), Caserta e Calvi Risorta (Caserta), Monteforte Irpino e Quindici (Avellino)". Poi "2 in Sicilia: Randazzo e Tremestieri Etneo (Catania). Ed uno nel Lazio: Aprila (Latina).

