antica cittadella
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CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Pasquale Costagliola, responsabile Ambiente di Fratelli d’Italia di Caserta.

Lavori iniziati i non finiti

“Lo scioglimento del  Consiglio Comunale a Caserta ha lasciato uno strascico pesante di problemi irrisolti, di progetti naufragati in molti ambiti. Per il settore ambiente rileviamo due progetti che erano stati delineati nel quadro PNRR , con cantieri allestiti e con lavori iniziati ed interrotti da circa un anno. Si tratta della riqualificazione di un boschetto periferico nella zona di Centurano ,  via Fleming con allestimento di un'area gym ed uno " sguinzagliatoio " per cani. L' altro progetto è la riqualificazione dell'area verde in via Rossini , nel parco Cerasole. I due siti sono abbandonati con alberi caduti, resti di impalcature, residui di strutture di lavoro in via Fleming e proliferazione di erbacce in ambedue le aree. Una condizione  di degrado e di incuria che suscita la inquietudine dei cittadini che si vedono sottratti spazi verdi  che erano consolidati  nel tempo e che la progettualità velleitaria ha di fatto aggravato nelle condizioni e comunque sospesi nella fruizione. Altra opera incompiuta è il progetto di impianto sportivo nel grande fosso del Parco degli Aranci. In questo buco enorme , lascito di un cantiere dismesso nel secolo scorso , era sorto un bosco spontaneo ed ipogeo. 

Una colata di cemento

Una specie di compensazione alla colata di cemento che caratterizza l'incubo architettonico del Parco degli  Aranci/ zona 167. Il velleitarismo del Comune ha disboscato parte degli alberi ma ha lasciato anche lì un cantiere dismesso, con tutto l'armamentario abbandonato.  Situazioni, quelle indicate, che erano incancrenite ben prima dello scioglimento del consiglio comunale e di cui non si riesce a comprendere la causa. La crisi sopravvenuta ha evidentemente coperto con ulteriore strato di oblio queste realtà di degrado. In realtà si può rilevare che non è esistita una politica coerente di intervento comunale nelle aree verdi ma un mero agitarsi inconcludente all' insegna del pressappochismo e di imperizia superficiale. In generale  la città ha subito una grande penalizzazione nel suo patrimonio di verde pubblico in tutti questi anni, con vegetazione infestante nei parchi e nei punti verdi, con assoluta mancanza di cura delle piante e degli alberi. Tutto questo lato negativo  della politica ha pesato nella vivibilità di Caserta ed è una pessima eredità con cui fare i conti”.