Movida e schiamazzi, stretta sugli orari: arriva la nuova ordinanza
Il provvedimento adottato dal sindaco: chiusura entro le 24
CANCELLO ED ARNONE - Il Comune di Cancello ed Arnone con l’ordinanza 44 di oggi 6 novembre, firmata dal sindaco Raffaele Ambrosca, ha fissato regole molto rigide sugli orari di apertura e di chiusura degli esercizi pubblici dedicati alla somministrazione di alimenti e bevande.
Ridurre il disturbo della quiete pubblica
«L’ordinanza è stata pensata per contemperare le esigenze di liberalizzazione degli orari con la tutela della salute pubblica, del riposo dei cittadini e dell’ambiente urbano - ha evidenziato il primo cittadino - In particolare, con i nuovi orari, si contengono i rischi di disturbo alla quiete pubblica derivanti da attività svolte in orari notturni, soprattutto in prossimità di abitazioni».
I nuovi orari
A partire da oggi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande dovranno rispettare i seguenti orari: Apertura entro le ore 4:30 del mattino; Chiusura entro le ore 24:00 dal lunedì al giovedì e la domenica; Chiusura entro le ore 01:00 venerdì e sabato. Il provvedimento prevede la possibilità di deroghe in occasione di eventi pubblici o festività, previa autorizzazione dell’Amministrazione comunale. Il mancato rispetto degli orari comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, con importi che potranno arrivare fino a 500 euro per ogni violazione, oltre alla possibilità di sospensione temporanea dell’attività in caso di recidiva. «Negli ultimi mesi, diverse segnalazioni da parte dei residenti hanno evidenziato disturbi legati alla movida notturna, soprattutto nei fine settimana - ha evidenziato il sindaco - Riteniamo opportuno e doveroso adottare un provvedimento di disciplina degli orari delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande al fine di salvaguardare l’interesse pubblico assicurando ai cittadini apprezzabili livelli di qualità della vita garantendo, nel contempo, il diritto d’impresa e la possibilità alle attività della movida di poter svolgere il proprio lavoro».







