antica cittadella
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REGIONALE (Lucia Sforza)- È stato estradato in Italia Simone Bartiromo, 34 anni, considerato dagli inquirenti uno dei principali narcos internazionali della droga al servizio dei clan camorristici napoletani. Dopo tre anni di latitanza, è atterrato ieri sera all’aeroporto di Fiumicino, dove ad attenderlo c’erano i carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli.

Bartiromo era stato arrestato lo scorso 16 luglio a Orihuela, in provincia di Alicante, in Spagna, grazie alla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri, la D.C.S.A., il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e la Policia Nacional spagnola.

Il canale della droga per Napoli, Sicilia e Puglia

Secondo gli inquirenti, Bartiromo era il punto di riferimento per l’approvvigionamento di cocaina e hashish dai narcos spagnoli e albanesi, per conto del clan Sorianiello del Rione Traiano e degli Amato-Pagano, meglio noti come "gli Scissionisti" di Secondigliano.

Avrebbe gestito i flussi di droga in arrivo dalla Spagna, coordinando trasporti e vendite verso le principali piazze di spaccio campane (Scampia, Secondigliano, Melito e Mugnano), ma anche in Sicilia (Palermo, Catania) e in Puglia (Foggia, Brindisi).

Un trafficante di primo livello

Il suo ruolo era centrale: non solo curava le forniture, ma stabiliva contatti diretti con le organizzazioni straniere, curando anche la logistica e i trasporti. Sarebbe stato, inoltre, il principale gestore della piazza della "99", il fortino del clan Sorianiello nel Rione Traiano.

Adesso, con l’estradizione avvenuta, il 34enne sarà giudicato in Italia e rischia una condanna fino a 24 anni di reclusione per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.