Sequestro milionario: Guardia di Finanza colpisce società clone
Maxi-operazione della Finanza nel settore edile. Sequestrate quattro società e beni per 1,4 milioni di euro, frutto di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio

AVERSA (Lucia Sforza)- Una vasta operazione condotta dalla Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha portato a un maxi-sequestro nel settore dell'edilizia. Le indagini, avviate sul fallimento di una società di costruzioni, hanno permesso di svelare un complesso sistema di illegalità economica. Su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo che ha interessato quattro società e somme per un totale di 1.406.299 euro. L'obiettivo finale è la confisca dei beni e dei capitali accumulati illecitamente.
Il meccanismo della bancarotta fraudolenta e dell'autoriciclaggio
L'inchiesta ha rivelato un intricato schema di bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale. Secondo l'accusa, i responsabili avrebbero sottratto sistematicamente risorse alla società, omettendo il versamento delle imposte per oltre 900.000 euro, portandola al dissesto finanziario. Ma non è tutto. L'indagine ha svelato anche un presunto meccanismo di autoriciclaggio, con gli imprenditori indagati, C.A. e C.G., che avrebbero continuato la medesima attività imprenditoriale creando delle vere e proprie "società clone". Queste nuove entità mantenevano lo stesso oggetto sociale, operavano nelle medesime sedi e utilizzavano persino i beni strumentali della società fallita per non interrompere i loro affari.
Le accuse e i sequestri
Le aziende coinvolte nel presunto illecito sono state anche destinatarie di una contestazione per responsabilità amministrativa da reato, ai sensi del D.Lgs. 231/2001, per i reati di autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Contestualmente all'esecuzione del sequestro, le forze dell'ordine hanno effettuato perquisizioni nelle sedi delle società e nelle abitazioni degli indagati, alla ricerca di ulteriori prove. L'operazione si inserisce in un più ampio filone investigativo della Procura di Napoli Nord contro i reati d'impresa, un impegno che mira a rafforzare i controlli e le indagini sui fenomeni di bancarotta e riciclaggio, per garantire maggiore trasparenza e legalità nel tessuto economico del Paese.