CELLOLE – Emergono nuovi elementi nell’inchiesta sull’omicidio di Pietro Caprio avvenuto lo scorso 3 novembre a Cellole. Sono stati infatti ascoltati dai carabinieri una donna di Cellole che insieme al Caprio gestiva una cooperativa di salvataggio in mare, ed uno dei figli della vittima.

Caprio doveva riscuotere dei crediti

La donna ha confermato agli inquirenti che il Caprio gestiva questa cooperativa e che aveva contratti importanti con diversi lidi e strutture ricettive. Addirittura la “Litorale Salvataggio”, questo il nome della società, vantava ancora crediti per circa 40mila euro. Soldi che Caprio avrebbe richiesto ai creditori fino alla morte.

La conferma del figlio

A confermare questa situazione è stato anche il figlio di Caprio che ha riportato ai carabinieri l’ultimo messaggio del padre in data 29 ottobre 2023 in cui annunciava di doversi incontrare due giorni dopo con una persona da cui doveva ricevere i soldi che sarebbero serviti anche a liquidare il lavoro del suo giovane figlio. L’appuntamento venne poi spostato dal 31 ottobre al 3 novembre, proprio il giorno dell’omicidio. 

L'accusato e la dinamica del delitto

Angelo Gentile è sempre stato l’unico accusato del delitto, nonostante le sue dichiarazioni d’innocenza. I due si conoscevano da tanto: il Caprio aveva prestato infatti diverse migliaia di euro a Gentile. I due si erano sentiti fino a poche ore prima del delitto. Inoltre i filmati delle telecamere di quel 4 novembre ritraggono Caprio entrare nella stradina di campagna a bordo della Dacia Duster seguito dalla Fiat Palio di Gentile alle 14:21. Alle 14:37 invece si vede uscire l’84enne. In quel lasso di tempo secondo la tesi della Procura avrebbe sparato al Caprio e poi dato fuoco al corpo nell’auto. Nella casa del Gentile inoltre i carabinieri ritrovavano due fucili da caccia. Gentile ha sempre dichiarato di essere innocente e di conoscere la vittima dal 2002 quando cioè il Caprio gli prestò la somma di 10mila euro la cui ultima rata risale a qualche settimana prima del delitto. Inoltre l’84enne dopo le prime incertezze ha confermato di essersi recato sul luogo dell’omicidio con la propria auto, ma di aver visto solo il Caprio in compagnia di una donna.