Chiusura punto nascita all'ospedale: deciso la stato di mobilitazione
Ieri pomeriggio l'incontro tra i sindaci delle varie comunità della zona

PIEDIMONTE MATESE - Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 5 giugno, nella sala consiliare della Comunità Montana del Matese, a Piedimonte Matese, si è svolta la conferenza dei sindaci di:
Baia e Latina, San Gregorio Matese, Pietravairano, Tora e Piccilli, Piedimonte Matese, San Potito Sannitico, Caiazzo, Roccaromana, Liberi, Gioia Sannitica, Alvignano, Caianello, Valle Agricola, Pietramelara, Letino, Prata Sannita, Ruviano, Fontegreca, Rocca d’Evandro, Raviscanina, Alife, Rocchetta e Croce, Ailano, Capriati al Volturno, Ciorlano, Castello del Matese, Rocca d’Evandro e Pratella.
All’incontro erano presenti anche i presidenti delle Comunità Montane del Matese, di Monte Santa Croce e del Monte Maggiore. I lavori sono stati introdotti dal delegato alla conferenza dei sindaci della Comunità Montana del Matese e coordinati dal presidente.
A seguito delle notizie apprese durante la conferenza stampa del presidente della Regione Campania, tutti i presenti hanno manifestato il loro profondo disappunto per la decisione di chiudere il punto nascita dell’Ospedale AGP di Piedimonte Matese.
La situazione
Tenuto conto che:
- l’Ospedale ricade nel territorio individuato, su proposta della Giunta Regionale della Campania del 28.12.2021, quale Area Interna del Matese; successivamente è stata istituita l’Area Interna del Matese con decreto del Ministero del Sud e della Coesione Territoriale;
- l’Area Interna, secondo la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), è caratterizzata da una significativa distanza dai centri di offerta di servizi essenziali (istruzione, salute, mobilità), a causa di disagi orografici;
- nel 2018 e nel 2023 la Regione Campania ha chiesto la deroga per taluni Punti Nascita della Regione Campania che non conseguivano l’obbiettivo delle 500 nascite annue per Punto Nascita; tra le varie richieste è stata autorizzata la deroga per il Punto Nascita di Ariano Irpino, in via permanente, che ricade nel territorio individuato quale Area Interna Alta Irpinia; sono state concesse le deroghe, per un anno, anche per i Punti Nascita di Ischia e di Vallo della Lucania;
- per Piedimonte Matese, anche per un difetto evidente di istruttoria, è stata respinta la richiesta di deroga per insussistenza della condizione di “disagio orografico”.
Appare del tutto incomprensibilie che non sia stato accertato l’evidente e palese disagio orografico del nostro territorio, sia per la distanza da percorrere che per la morfologia delle strade di collegamento; appare, inoltre, del tutto evidente che sussitono chiaramente i presupposti per la concessione della deroga. Sarebbe, invero, incomprensibile che da un lato si impongono limiti minimi per le nascite (al fine di garantire una adeguata capacità professionale del personale) e dall’altro non si tuteli la salute e la sicurezza dei pazienti, imponendo trasferimenti presso strutture mal collegate e distanti, non applicando un deroga che viene sempre concessa in Italia alle medesime condizioni.
Approvato lo stato di mobilitazione delle istituzioni del territorio
A conclusione della riunione, si è deciso di inviare una comunicazione, firmata da tutti i presenti, alla Regione Campania e al Ministero della Salute, di diffida a chiudere il Punto Nascita dell’Ospedale AGP di Piedimonte Matese, al fine di garantire la tutela e la salute dei cittadini residenti nell’Area Interna del Matese. Si conferma, infine, lo stato di mobilitazione di tutti i rappresentati istituzionali del territorio che preannunciano di porre in essere tutte le attività necessarie a garantire la tutela dei cittadini.