Oss impiegati come facchini, 53 operatori scrivono alla direzione dell'Asl
La protesta dei dipendenti del "Moscati": "Così viene compromesso il nostro lavoro"

AVERSA – Condizioni insostenibili e pericolose. E’ questo il grido l’allarme lanciato da 53 operatori socio sanitari in servizio all’ospedale “Moscati” di Aversa.
La lettera all'Asl
Gli Oss hanno infatti firmato ed inviato una lettera ai vertici dell’Asl in cui denunciano di essere impiegati da mesi in mansioni che non sono di loro competenza, come ad esempio il trasporto di carrelli, lo spostamento di macchinari, fino a compiti di logistica e facchinaggio.
Lavoro compromesso
“Siamo costretti a dividere il nostro tempo tra assistenza diretta al paziente e attività improprie – si legge nella missiva –. La nostra figura viene svilita, privata della sua dignità e ridotta a ruoli che non ci competono”. Tutto questo non solo produrrebbe un sovraccarico di lavoro per gli operatori, ma mette a rischio anche il buon andamento del loro compito principale. Per questo motivo i 53 firmatari si sono rivolti al nuovo direttore generale Antonio Limone per cercare di trovare una soluzione al caso.