Il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo in visita nelle diocesi casertane
Gli appuntamento dal 1 al 3 maggio nell'ambito dell'iniziativa Campo Laudato sì

CASERTA/CAPUA - Tre anniversari e una visita ecumenica. Dal 1° al 3 maggio l’Arcidiocesi di Capua e la Diocesi di Caserta ospiteranno una visita di rilievo ecumenico e spirituale: quella del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. “Lo avevamo già invitato alla seconda edizione del Festival Laudato Si’. Ci disse che era dispiaciuto di non poter partecipare e che sarebbe venuto volentieri in altro momento. Così è nata l’idea di questo evento, che unisce tre anniversari significativi: i dieci anni della Laudato si’, i 1.700 anni dal Concilio di Nicea e gli 800 anni del Cantico delle Creature”, spiega il Vescovo Mons. Lagnese.
Gli appuntamenti col patriarca
Il Patriarca parteciperà il 2 maggio a una preghiera ecumenica nella Basilica di Sant’Angelo in Formis, con la presenza dei rappresentanti delle confessioni cristiane della Campania. In serata, al Teatro Garibaldi, terrà una riflessione sul tema “La speranza dono dello Spirito”, all’interno del ciclo di catechesi giubilari promosse dalla diocesi. “Gli abbiamo chiesto di aiutarci a riflettere sul rapporto tra lo Spirito Santo e la speranza cristiana, fondamento della testimonianza ecclesiale in questo tempo fragile”, aggiunge Mons. Lagnese. Il momento culminante sarà sabato 3 maggio nel Campo Laudato si’, dove il Patriarca terrà una lectio magistralis sull’impegno delle Chiese nella cura del creato. “Abbiamo pensato a un evento che tenesse insieme spiritualità, cultura, impegno civile e presenza istituzionale – afferma il vescovo –. Perché il cambiamento si realizza solo con il coinvolgimento di tutti”.

L'iniziativa con il murale “Rinasce la speranza”
Accanto al Patriarca interverranno mons. Antonio Di Donna, presidente della Conferenza episcopale campana, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, la prefetta Lucia Volpe e il generale Giuseppe Vadalà, commissario per la bonifica dei siti contaminati. “Ci saranno anche rappresentanti del mondo del volontariato, della scuola, dell’associazionismo laico. Il nostro obiettivo è fare del Campo uno spazio di dialogo stabile tra mondi diversi, che spesso non si incontrano”. L’opera “Rinasce la speranza”, un murale di 4.500 mq realizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti, farà da sfondo all’iniziativa: “Dove prima c’era cemento e silenzio, oggi ci sono arte e partecipazione. È il segno concreto di una comunità che riparte”. La sfida di trasformare parole in vita. “Sogno un luogo dove i più fragili possano sentirsi accolti e ascoltati”, continua mons. Lagnese. “Uno spazio dove le generazioni possano dialogare, dove i giovani trovino formazione, i migranti cittadinanza, le persone con disabilità opportunità. Siamo nella Terra dei fuochi, ma vogliamo farne una terra di benedizione. E questo sogno lo stiamo costruendo insieme”. Il Campo è pensato come spazio permanente di educazione alla legalità, all’ecologia integrale e alla pace: “Papa Francesco ci ha insegnato che i grandi testi devono diventare stile di vita. La Laudato si’ non deve rimanere nel cassetto, ma tradursi in opere e processi”. E conclude: “Quest’anno cattolici e ortodossi hanno celebrato insieme la Pasqua. È un segno forte. Le Chiese possono camminare unite, portando al mondo un messaggio di speranza. Il Patriarca Bartolomeo sarà con noi proprio per questo: per seminare fraternità e custodire insieme il futuro del creato”.