CASERTA – E’ stata una giornata importante quella vissuta ieri alla Camera dei Deputati dove si è discusso del tema della crisi bufalina casertano legato alla brucellosi. Per la prima volta infatti il governo ha aperto alla possibilità della nomina di un commissario nazionale all’emergenza da affiancare a quello di nomina regionale.

L'intervento del ministro

La notizia è giunta dalle parole del ministro della Salute Orazio Schillaci che ha dichiarato in aula: “unitamente al Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il dicastero da me diretto assicura tutte le necessarie iniziative di impulso e di supporto all'azione del Commissario straordinario nominato dalla regione Campania per la completa attuazione del piano regionale di eradicazione, la cui legittimità, come ricordano gli interroganti, è stata di recente ribadita dal TAR Campania. Per questi obiettivi sarà possibile adottare, però, tutte le iniziative necessarie, ivi inclusa l'eventuale nomina di un commissario unico nazionale ad hoc”.

Il ministro era intervenuto per rispondere all’interrogazione del deputato casertano della Lega Gianpiero Zinzi avente come oggetto “Iniziative di competenza volte al superamento delle permanenti criticità nel contenimento della brucellosi e della tubercolosi bovina e bufalina nel Sud Italia”.

governo
Il ministro Schillaci

La replica di Zinzi

Alle parole del ministro, Zinzi ha poi risposto: “Signor Ministro, la voglio ringraziare, perché è molto importante che il Governo abbia teso la mano alla richiesta di aiuto degli allevatori di tutto il Mezzogiorno. La ringrazio a nome del mio gruppo, ma, da uomo del Sud, la ringrazio a nome del nostro territorio. Lei ha fatto riferimento alla Campania. Io, che vivo il mio territorio, le dico che potrei raccontarle la storia di decine e decine di imprenditori bufalini che, dopo avere adeguato, a seguito delle indicazioni dell'ultimo e del penultimo piano di eradicazione, le proprie stalle e dopo avere abbattuto i capi presenti nelle proprie stalle, ora si trovano le stalle ammodernate, ma vuote! Tutto questo a causa di piani di eradicazione fallimentari!”

Lega
Gianpiero Zinzi

“Questo lo sottolineo – ha proseguito Zinzi - ma sono contento della sua risposta, perché lei apre una strada e dà fiducia agli allevatori, non soltanto in Campania, ma in tutto il Mezzogiorno d'Italia per il futuro. Nella mia provincia, e la cito perché l'ha citata lei, nel 2019 gli allevamenti erano stimati per un numero di 1.200. Oggi il loro numero si è quasi dimezzato. Allora vuole dire che i dati che riporta regione Campania, se veritieri, sono comunque dati fallimentari. Noi continueremo a sostenere la causa degli allevatori, e lo faremo continuando a rappresentare l'esigenza dell'individuazione di un commissario nazionale nominato dal Ministero della Salute. Sa perché lo facciamo? Perché siamo consapevoli che questa battaglia non è soltanto la difesa di un comparto ma, in realtà, è la difesa dell'economia di un intero Mezzogiorno, o meglio, di un intero territorio, il Mezzogiorno d'Italia