Omicidio Compagnone, al via il processo
Francesca morì dopo essere stata colpita a morte da un colpo esploso di fucile

TEANO/RIARDO – È iniziato il processo per l'omicidio di Francesca Compagnone, la 28enne di Teano uccisa il 26 ottobre 2022 nella sua villetta a Riardo. Il principale accusato, Ciprian Vicol, un 25enne moldavo, è attualmente agli arresti domiciliari.
L'omicidio di Francesca
Durante l'udienza, i sostituti procuratori Gionata Fiore e Nicola Camerlingo hanno avanzato la richiesta di estensione dei termini di custodia cautelare, giustificandola con la "particolare complessità dell'istruttoria". La Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Marcella Suma, ha accolto la richiesta, raddoppiando i termini per la custodia cautelare, dato che l'indagato si trova agli arresti domiciliari.
L'omicidio è stato inizialmente trattato come un incidente, ma i pm di Santa Maria Capua Vetere hanno successivamente impugnato la decisione, portando il caso al Riesame e poi alla Cassazione, che ha riqualificato il reato da omicidio colposo a omicidio volontario, con l'applicazione di misure cautelari nei confronti di Vicol.
La ricostruzione dei fatti
La ricostruzione dei fatti suggerisce che la sera del 26 ottobre 2022, Francesca e Ciprian avevano trascorso una serata tranquilla in un locale, per poi recarsi nella villetta di proprietà della famiglia della ragazza. Durante un trasloco, tre fucili legittimamente detenuti dal padre della vittima erano stati lasciati incustoditi. Secondo le indagini, Ciprian avrebbe imbracciato uno dei fucili, puntandolo verso la ragazza e sparando un colpo che l'ha colpita mortalmente. Dopo aver visto la ragazza cadere, Vicol avrebbe allertato i soccorsi, ma i sanitari giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Il processo vedrà i legali delle parti civili, gli avvocati Vincenzo Cortellessa e Leopoldo Zanni, impegnati nella difesa della famiglia della vittima. L’imputato, invece, è assistito dall’avvocato Ferdinando Trasacco.
La prossima udienza è fissata per la fine di marzo, quando la Corte scioglierà la riserva sulle videoriprese in aula e procederà con l'interrogatorio di alcuni testimoni della Procura.