Capitale Italiana della Cultura 2028: anche Sessa si candida
E' tra le sei città campane che hanno risposto all'avviso del Ministero della Cultura

SESSA AURUNCA - Sono sei i Comuni campani che hanno ufficialmente manifestato il proprio interesse a candidarsi al titolo di Capitale italiana della Cultura per l'anno 2028, rispondendo all'avviso pubblicato dal ministero della Cultura.
C'è anche un comune casertano
Si tratta di Bacoli, in provincia di Napoli, Benevento, Mirabella Eclano (Avellino), Sala Consilina (Salerno), Sessa Aurunca (Caserta) e dell'Unione dei Comuni Città Caudina. Con questa prima fase si apre ufficialmente il percorso verso la designazione della "Capitale italiana della Cultura 2028". I Comuni che hanno presentato manifestazione di interesse saranno ora chiamati a formalizzare la loro candidatura predisponendo, entro il 25 settembre 2025, un dossier di candidatura contenente il progetto culturale, le strategie di sviluppo territoriale, i soggetti coinvolti, il piano di sostenibilità economica e gli obiettivi attesi.
Essere Capitale Italiana della Cultura
Il titolo di "Capitale italiana della Cultura" - spiega il Mic - ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e creativo delle città italiane e di promuovere politiche pubbliche innovative basate sulla cultura come leva di crescita, inclusione e attrattività. Nel corso degli anni, ricorda il ministero, numerose città hanno beneficiato di questa opportunità, avviando processi di trasformazione e sviluppo. Dopo le esperienze di Matera (2019 come Capitale europea), Parma (2020-21), Procida (2022), Bergamo e Brescia (2023), Pesaro (2024) e Agrigento (2025), il titolo per il 2026 è stato assegnato a L'Aquila e per il 2027 a Pordenone. Successivamente, una giuria di esperti nominata con decreto ministeriale, selezionerà la città vincitrice che sarà proclamata entro marzo 2026.