Spaccio per conto del clan, "Pippotto" finisce ai domiciliari
La decisione del gip: è coinvolto in un'indagine della DDA sul ras Picca
TEVEROLA – Cambio della misura cautelare nei confronti di Giuseppe Lama noto come “Pippotto”, imputato nel processo che si sta svolgendo al Tribunale di Napoli Nord sull’inchiesta per lo spaccio gestito dall’uomo dei casalesi Aldo Picca.
La decisione
La decisione della modifica della misura e degli arresti domiciliari è stata adottata dal gip Antonio Baldassarre su richiesta dei legali di Lama. L’imputato è coinvolto nell’indagine della DDA sul gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti messi in atto dal boss Picca tornato in libertà dopo 19 anni di carcere.
L'indagine
Le indagini si svolsero tra il 2021 ed il 2023 ed interessò i territori di Teverola e Carinaro e grazie ad intercettazioni e servizi d’osservazione e pedinamento riuscì a portare alla luce l’attività criminale del gruppo. In particolare Picca e i suoi, oltre all’attività di spaccio, erano riusciti a riprendere in mano il controllo delle estorsioni ai commercianti, farmacisti, e titolari di pompe funebri. Il gruppo disponeva di un ingente quantità di armi con le quale riusciva ad intimidire le vittime e ad aver la meglio sui rivali.

