antica cittadella
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Blitz della Finanza: smantellata una rete
Blitz della Finanza: smantellata una rete

CASAL DI PRINCIPE (l.s.) - Il Nucleo di Polizia Economico‑Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito otto ordinanze di custodia, più un divieto di dimora, ai danni di indagati coinvolti in un’inchiesta della DDA di Napoli. L’accusa è di associazione per delinquere, esercizio abusivo di giochi e scommesse e trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo mafioso.

 Videopoker e slot machine fuori controllo

Le indagini hanno svelato una rete ben strutturata di videopoker e slot machine scollegate dall’ADM, installate in bar e attività dell'agro aversano. Il clan riceveva proventi diretti e riciclava denaro attraverso conti di gioco non autorizzati.

Raffaele Letizia: stratega e tesoriere del clan

La forza dell'operazione risiede nell'individuazione della figura di Raffaele Letizia, elemento di vertice della fazione Russo‑Schiavone. Collaboratori di giustizia e atti giudiziari lo indicano come responsabile della riscossione, distribuzione degli stipendi e collegamento con imprenditori e politici .

 Ritorno operativo dopo la libertà vigilata

Letizia, già condannato con sentenza definitiva per camorra, era uscito dal programma di libertà vigilata nel 2021 in un comune laziale, tornando presto a Casal di Principe per riorganizzare la rete criminale

 Espansione nel tessuto commerciale

Il clan ha gradualmente esteso la sua influenza su bar e altri locali, usando prestanome per installare apparecchi illegali. Ha attivato una parallela rete di scommesse online, legalmente mascherata, ma funzionalmente gestita dal clan .

 Misure cautelari: carcere, domiciliari e divieto

6 persone in carcere

2 ai domiciliari

1 con divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta

Le misure puntano a bloccare la rete criminale e fermare flussi finanziari illeciti.

Colpo alla camorra economica

L’operazione conferma una forte strategia antimafia nella lotta alle infiltrazioni economiche della camorra. Il controllo di giochi illegali e scommesse è storicamente una delle fonti di riciclaggio più redditizie del clan