antica cittadella
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SESSA AURUNCA/MARZANO APPIO/TEANO – Dolore immenso nell’Alto Casertano per la scomparsa di un noto ed apprezzato professionista.

La triste notizia

E’ venuto a mancare nelle scorse ore il dottor Renato Del Forno. Pneumologo conosciuto e stimato, Del Forno si è spento a neanche 70 anni. Nativo di Sessa Aurunca, anche se l’origine della sua famiglia è a Roccamonfina, da tempo ormai si era trasferito a Marzano Appio, paese d’origine della moglie, operava tra Caianello e Teano, il dottor Del Forno era una figura di professionista dal volto umano che aveva intuito che un sorriso ed una gentilezza possono avere la forza di tanti farmaci. 

Il ricordo di un amico

Tantissimi i messaggi di cordoglio e di stima si sono riversati sui social come quello dell’amico Gian Paolo Porreca riportato sulla pagina di Generazione Aurunca: “Non c’è più qui Renato Del Forno, neanche 70 anni, dall’ altro ieri. Non c’è più il dottore Del Forno, ottimo pneumologo insediato ormai da decenni, sposato a Marzano Appio, fra Caianello e Teano, in un mondo condiviso fra Sidicini ed Alto Casertano. Ma se ne è andato, per noi, in fondo come lui oriundi rinsaviti, un medico propositivo ed entusiasta - ci chiamerà ancora domani per un Congresso scientifico da organizzare forse a Presenzano, o no - che ad ogni frazione di tempo o occasione di incontro ha sempre sostenuto la sua irrinunciabile devozione aurunca. Lui, di Sessa nativo, famiglie forti D’ Angelo e Del Forno, uno stipite a Roccamonfina, una non celata monarchia di cuore, Renato Del Forno, un sorriso per tutti prima ed oltre la malattia, e’ stato il nostro primo alunno all’ Università. Quella tesi di laurea condivisa mi strugge ancora, ‘Il trattamento venoso dell’ insufficienza venosa cronica’ o giù di li, cosa vuoi che conti o contera sempre, 1980. Non è mica ieri, ma ci saremmo incontrati sempre ad ogni Venerdì Santo, a Sessa, mica solo nell’ Ambulatorio di Caianello o in un ricordo generoso per un grande cardiochirurgo amico, Attilio Renzulli, ad Orchi. Non è mica ieri, Renato, ma ci saremmo sempre incontrati, ad ogni Venerdì Santo, a Sessa, la tua devozione per la mia (modesta) lezione. Ed ho un pudore infinito a dirti, Renato, che quest’ anno al Venerdì Santo di Sessa, come te, ma per ben altro motivo, troppo stanco di cuore, al Miserere sono mancato anche io. Un abbraccio forte, un bacio ai tuoi cari”.