antica cittadella
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Lucia Sforza

 

 Chi è Grazia Messina: il profilo della “madrina”

Ha 63 anni ed è conosciuta come una figura apicale del clan Santapaola-Ercolano a Riposto. Non era solo la moglie del boss Benito La Motta, ma una vera reggente ombra della cosca durante la detenzione del marito.


Il motivo della scarcerazione: gravi condizioni cliniche

Il tribunale di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere ha accolto l’istanza del suo avvocato, Ferdinando Letizia, concedendole la detenzione domiciliare per motivi di salute. Le condizioni cliniche sono risultate incompatibili con il regime carcerario.

 

Il processo e la condanna

Grazia Messina è stata condannata in primo grado a 7 anni e 4 mesi per partecipazione ad associazione mafiosa. Secondo la DDA, avrebbe mantenuto rapporti attivi con affiliati, contribuendo alla gestione economico-operativa del clan e partecipando alle decisioni strategiche.


 Dal carcere ai domiciliari

Fino a oggi era detenuta nella sezione femminile del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Ora potrà scontare la pena nella propria abitazione sotto stretta sorveglianza.
 

 Focus giudiziario:

Misura cautelare: modificata da detenzione a domiciliari

Motivazione: problemi di salute documentati

Ruolo contestato: vertice operativo della cosca

Pena: 7 anni e 4 mesi (sentenza di primo grado)