Zone rosse annullate, il Tar boccia la Prefettura: "Misure straordinarie per problemi ordinari"
Stop alla proroga voluta dal prefetto: i giudici amministrativi danno ragione a cittadini e associazioni.

REGIONALE (Lucia Sforza)- Il Tar della Campania ha annullato la proroga delle "zone rosse" decisa dal prefetto di Napoli lo scorso 30 giugno. Una bocciatura pesante che segna un punto a favore delle associazioni, dei consiglieri municipali e dei cittadini che avevano presentato ricorso contro il provvedimento.
Per i giudici amministrativi, infatti, il Prefetto ha introdotto "misure straordinarie a carattere tendenzialmente permanente per far fronte a ordinari e stratificati nel tempo problemi di ordine pubblico", snaturando così lo scopo emergenziale della zona rossa.
Il concetto di “zona rossa” secondo la Prefettura
Il prefetto Michele Di Bari, in una recente intervista, aveva definito la zona rossa come “uno strumento temporaneo e flessibile”, utile per allontanare soggetti pericolosi e disinnescare sul nascere episodi di tensione, come risse o raid di baby gang. Secondo il Prefetto, si tratta di uno strumento “che non mina la libertà di movimento” e che, in casi critici, può abbassare immediatamente il livello di tensione in un quartiere.
Tuttavia, per il Tar, l’uso ripetuto e la proroga delle zone rosse hanno trasformato quella che doveva essere una risposta temporanea a emergenze eccezionali in una gestione ordinaria del territorio, andando oltre i limiti previsti dalla normativa.
Cosa succede adesso
Con l’annullamento della proroga, le zone rosse non sono più in vigore. Il pronunciamento del Tar apre anche un fronte politico e amministrativo sul modo in cui viene affrontata la sicurezza urbana in alcune aree della città. Il messaggio è chiaro: non si possono adottare misure eccezionali come regola permanente.