PARETE – E’ stata la definitiva sentenza della Cassazione a decretare la confisca della villa di Sperlonga dell’avvocato Cipriano Chianese di 73 anni, noto nel panorama locale come l’ideatore delle “ecomafie”. 

La decisione della Suprema Corte

La Suprema Corte, definendo ancora il Chianese soggetto pericoloso ha predisposto la confisca del 40% della villa, confermando di fatto la sentenza della Corte d’Appello di Napoli emessa il 23 maggio dell’anno scorso.

Confermato il giudizio d'Appello

Per la Cassazione quindi la sentenza dei giudici napoletani è valida, essendo basata un giudizio del 2021 in cui l’avvocato 73enne veniva indicato come appartenente al clan dei casalesi e condannato a 18 anni per associazione mafiosa. La villa di Sperlonga, acquistata nel 1982, per la Cassazione era solo formalmente intesta alla moglie Filomena Menale di Teverola, ma era di proprietà di Chianese.