antica cittadella
antica cittadella

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Fase di stallo prima del momento decisivo al processo per le violenze avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 6 aprile del 2020, in cui sono imputate 105 persone tra agenti penitenziari, funzionari del Dap e medici dell'Asl di Caserta. 

Esauriti quasi tutti i testimoni

Esauriti quasi del tutto i testimoni della Procura - manca all'appello solo l'ufficiale dei Carabinieri Felice Izzo attualmente all'estero - si sta andando avanti in questi periodi a rilento con i pochi testimoni delle parti civili, ma l'attesa è tutta per l'inizio degli esami degli imputati, che potrebbe avvenire tra fine giugno con gli imputati di minor peso per poi entrare nel vivo a settembre; dei 105 sotto processo, non tutti comunque sosterranno l'esame. Nell'udienza di oggi sono stati sentiti due testimoni, entrambi detenuti, presentati dalle parti civili, Besium Valiu e Lucan Marian, entrambi ristretti al reparto Nilo (ottava sezione) il giorno in cui avvenne la perquisizione straordinaria degenerata nelle violenze. Entrambi hanno confermato di essere stati picchiati il 6 aprile, uno dei due ha riferito che gli fu tagliata la barba, ma nessuno tra gli agenti imputati è stato riconosciuto come autore delle presunte violenze ai loro danni. Anzi il testimone Besium Valiu ha indicato l'imputato Salvatore Mezzarano (difeso da Edoardo Razzino e Giuseppe Stellato), ispettore della penitenziaria, ma per una circostanza a favore dell'agente. 

L'aiuto dell'ispettore

"Quell'ispettore - ha raccontato in aula - intervenne a mia protezione tirandomi verso di lui e mi salvò dalle percosse di altri agenti, che non so riconoscere, ma probabilmente erano esterni e non in servizio al carcere di Santa Maria Capua Vetere. L'ispettore mi disse di andarmene subito, 'sennò qui ti ammazzano' affermò, poi mi diede un fazzolettino per il naso, visto che perdevo del sangue. Con me l'ispettore si è comportato bene mentre ero detenuto; è sempre stato gentile e mi ha aiutato ad inserirmi tra i lavoranti".