"Bancarelle alla festa di San Michele oscurano le vetrine", protestano i commercianti sul corso
I negozianti di Maddaloni contestano l’amministrazione e l’organizzazione: "Una scelta che si è trasformata in un boomerang economico"

MADDALONI. A Maddaloni, la storica festa patronale di San Michele Arcangelo resta sempre un appuntamento atteso e particolarmente sentito dall’intera cittadinanza.
"Bancarelle alla festa di San Michele oscurano le vetrine", protestano i commercianti sul corso I Ottobre
Ma, quest’anno la cosiddetta festa di San Michele non sembra essere iniziata nel migliore dei modi per un gruppo di commercianti maddalonesi, soprattutto quelli che svolgono la propria attività su corso I Ottobre.
Nel mirino sono finite le classiche bancarelle, che secondo molti commercianti della più importante arteria di Maddaloni, sono state posizionate in maniera tale da arrecare un danno alle stesse attività commerciali.
I negozianti di Maddaloni contestano l’amministrazione e l’organizzazione: "Una scelta che si è trasformata in un boomerang economico"
"A Maddaloni, la festa patronale di San Michele Arcangelo dovrebbe essere un momento di unione, di tradizione e di rinascita per la città - dichiarano alcuni commercianti di Corso I Ottobre. - Ma quest’anno, insieme al profumo delle noccioline e alle luci colorate, si è sollevato un vento di scontento e amarezza.
L’amministrazione comunale e l’organizzazione della festa -precisano gli esercenti calatini - hanno infatti autorizzato le bancarelle a stazionare lungo tutto il corso principale, proprio davanti alle attività commerciali della città. Un gesto che, seppur animato dalle migliori intenzioni, si è trasformato per molti esercenti in un vero boomerang economico. In pratica, le vetrine sono state oscurate, gli ingressi ostacolati e i negozi che rappresentano il cuore pulsante del centro sono rimasti nell’ombra, mentre le bancarelle rubavano la scena.
Eppure, bastava poco buonsenso - incalzano i commercianti maddalonesi -. Dall’altro lato del corso I Ottobre, ossia quello destro, non mancano spazi liberi: infatti ci sono locali sfitti, sedi di banche e uffici, persino il teatro Alambra, una volta simbolo culturale di Maddaloni e oggi ferita aperta della città, chiuso e decadente da anni. Sarebbe stato il luogo ideale per ospitare gli stand, riportando vita e attenzione in una zona spenta e dimenticata".
Invece, - concludono i negozianti calatini - si è preferito penalizzare chi, ogni giorno, tiene accese le luci delle proprie attività anche quando il resto del centro dorme. Forse è il momento di chiedersi se una festa, per essere davvero popolare, debba necessariamente calpestare le esigenze di chi lavora".
I commercianti lanciano un segnale all'amministrazione comunale ed all'organizzazione
Celebrare San Michele, Santo Patrono e protettore della città di Maddaloni, deve servire anche ad unire le varie anime e realtà locali che partecipano e si impegnano per uno sviluppo economico e sociale del territorio.
Purtroppo, in questo momento, molti commercianti di Maddaloni non si sono sentiti affatto protetti ed hanno lanciato un importante segnale all'amministrazione comunale. Noi ci auguriamo che si possa trovare un'intesa tra amministrazione comunale e commercianti, in modo da far chiarezza sul caso “bancarelle alla festa di San Michele” che ha sollevato polemiche e generato malcontento tra i negozianti di Corso I Ottobre.