Incendio all'ex campo rom, allarme diossine: livelli 4 volte oltre la soglia di sicurezza
I primi dati ARPAC segnalano concentrazioni preoccupanti di sostanze tossiche nell’aria

CAPUA - Destano forte preoccupazione i primi risultati delle analisi effettuate dall’ARPAC a seguito dell’incendio che si è sviluppato il 1° giugno nell’area dell’ex campo nomadi di Capua.
I risultati
Il monitoraggio dell’aria, condotto tra il 1° e il 2 giugno attraverso un campionatore ad alto flusso posizionato nelle vicinanze del sito, ha evidenziato livelli di diossine e altre sostanze tossiche superiori ai limiti di riferimento adottati dalla comunità scientifica.
In particolare, la concentrazione complessiva di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili ha raggiunto il valore di 0,58 I-TEQ pg/Nm³, quasi quattro volte superiore alla soglia di 0,15 I-TEQ pg/Nm³ indicata dal Laboratorio di Inquinamento Atmosferico (LAI).
Si attendono ulteriori aggiornamenti
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania ha sottolineato che questi valori, seppur previsti nell’ambito dell’allerta lanciata il 1° giugno, richiedono un’attenta valutazione. La situazione impone il proseguimento delle indagini ambientali e sanitarie per comprendere appieno l’impatto dell’incendio sulla qualità dell’aria e i potenziali rischi per la salute pubblica.
Ulteriori aggiornamenti verranno forniti nei prossimi giorni, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e tutela per i cittadini coinvolti.