antica cittadella
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La droga trovata all'interno del "laboratorio"
La droga trovata all'interno del "laboratorio"

CASAPULLA (Lucia Sforza) - Una vera e propria centrale dello spaccio, completa di attrezzature per il confezionamento della droga, è stata scoperta dai carabinieri di San Prisco

 

Smantellato "laboratorio del crack": Piscinotta e Petrillo in carcere

L'operazione è scattata nella notte tra l'11 e il 12 ottobre 2025 a Casapulla, all’interno di un appartamento situato nel cosiddetto "Parco Musone", in Piazza Falcone e Borsellino. L’attività di spaccio, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si ritiene rifornisse anche la vicina discoteca Rock and Blues.


 

Le misure cautelari: due in carcere, uno ai domiciliari

L’indagine ha portato all’arresto di quattro persone. Successivamente, il Giudice per le indagini preliminari (GIP) Rosaria Dello Stritto ha emesso l’ordinanza di convalida e applicazione delle misure cautelari. La custodia cautelare in carcere è stata disposta per Francesco Pisciotta (33 anni, San Nicola la Strada) e Donato Petrillo (27 anni, Caserta). Sono stati disposti gli arresti domiciliari per Mario Vernotti (45 anni, Casapulla), mentre una donna di 35 anni di Santa Maria Capua Vetere è stata immediatamente scarcerata per mancanza di gravi indizi di colpevolezza.


Blitz dei carabinieri nel Parco Musone. Scoperta base di spaccio e confezionamento di cocaina e crack destinata alle discoteche


Il blitz è partito dopo una segnalazione confidenziale. La sera dell'11 ottobre, i militari, durante un servizio di osservazione, hanno notato una Fiat 500 X con a bordo Pisciotta e Petrillo. I due hanno prelevato 13 dosi di cocaina e 13 dosi di crack (per circa 25 grammi) dalla buca delle lettere dello stabile, nascondendole in auto. La vettura è stata seguita fino alla discoteca sulla via Nazionale Appia, dove i due sono stati bloccati. Nelle loro tasche e nell'abitacolo sono stati rinvenuti 730 euro in contanti e le chiavi dell’appartamento e della buca postale.


Sequestrati 728 grammi di crack e cocaina nel covo


Contestualmente al fermo, i Carabinieri hanno fatto irruzione nell'appartamento di Vernotti. Dopo un momento di tensione, durante il quale è stata lanciata dal balcone una busta contenente 400 grammi di cocaina e 80 grammi di hashish, i militari sono entrati, scoprendo un vero e proprio laboratorio dello spaccio:

  • 728 grammi complessivi di crack e cocaina.
  • Tre bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
  • 190 grammi di bicarbonato (usato per tagliare la droga)
  • 570 euro in contanti, oltre a telefoni e materiale per il sottovuoto.


Le versioni degli indagati e le motivazioni del GIP


Durante l'interrogatorio, Pisciotta e Petrillo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma hanno ammesso la propria responsabilità. Mario Vernotti ha rilasciato una lunga dichiarazione spontanea, confessando di essere assuntore di crack e di aver accumulato un debito di 12.000 euro con gli spacciatori, accettando in cambio l'uso della sua casa come deposito e laboratorio. La 35enne, architetto di professione, ha negato ogni coinvolgimento attivo, sostenendo di essere solo una consumatrice occasionale e amica di Vernotti.


Il GIP Dello Stritto, ritenendo che la quantità e la varietà di droga sequestrata escludano il "piccolo spaccio", ha convalidato l'arresto dei tre, sottolineando il pericolo di recidiva per Pisciotta e Petrillo. Vernotti, nonostante la tossicodipendenza, ha ottenuto i domiciliari per aver collaborato. La donna è stata scarcerata per mancanza di prove di un ruolo attivo nello spaccio.