L’ombra della camorra sulle spiagge: il business milionario dei prodotti contraffatti
Dalle borse false al merchandising calcistico, un mercato illegale gestito dalla criminalità e alimentato dal caporalato degli ambulanti.

REGIONALE (Lucia Sforza) - Un caporalato stagionale costringe venditori ambulanti a camminare per ore sulle spiagge tra i bagnanti per compensi minimi. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli monitorano e colpiscono le basi di distribuzione, soprattutto nell’area di piazza Garibaldi, snodo strategico per i prodotti contraffatti.
2700 capi di abbigliamento contraffatti sequestrati
Da gennaio sono stati sequestrati oltre 2700 capi di abbigliamento, 300 borse e più di 600 paia di scarpe con marchi falsi. Nel bottino anche centinaia di costumi, ciabatte, migliaia di occhiali da sole e oltre 2000 articoli legati al merchandising del Napoli, inclusi gadget e materassini brandizzati.
Merchandising musicale e altri prodotti falsi
Molti prodotti richiamano cantanti in voga: magliette, cappellini, zaini, cover e persino cuscini. Tutto destinato agli arenili, alimentando un commercio sommerso e privo di qualsiasi controllo.
Blitz contro le “fabbriche del falso”
Le indagini hanno colpito anche i laboratori di produzione. Sequestrati stampanti termiche, clichè, adesivi contraffatti e persino finti certificati di conformità. L’Eurispes stima che il mercato del falso nel 2021 abbia superato i 460 miliardi di dollari a livello globale.
Un fenomeno che alimenta la criminalità organizzata
La vendita di prodotti contraffatti sulle spiagge non è un episodio isolato, ma parte di un’economia sommersa che genera evasione fiscale e sfruttamento. La camorra ne controlla logistica e distribuzione.
L’esercito silenzioso degli ambulanti
All’alba, treni pieni di venditori provenienti da Napoli e paesi lontani raggiungono le località balneari. Carichi di sacchi e pannelli, offrono merce pericolosa e priva di certificazioni, rischiosa per la salute dei consumatori.