antica cittadella
antica cittadella
Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta
Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta

CASERTA - "La notizia del pensionamento dell’unico ginecologo non obiettore dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano (che certifica già una seria gravità nel numero così esiguo e non sufficiente di medici non obiettori fino a quel momento) è un segnale gravissimo" dichiarano Sonia Oliviero, Segretaria Generale della CGIL Caserta, ed Elena Russo, Segretaria provinciale della Confederazione. "In una provincia in cui oltre l’80% dei medici è obiettore, questo evento rischia di rendere inaccessibile il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), garantito dalla legge 194/78."

Liste di attesa lunghe

"Se la stragrande maggioranza dei medici si dichiara obiettore, le liste d’attesa si allungano fino a diventare insostenibili, costringendo le donne – quando possibile – a rivolgersi al privato, o peggio, a ricorrere all’aborto clandestino. È una vergogna sociale che la legge 194 è nata per combattere."

"La legge consente l’obiezione di coscienza, ma impone anche che ogni struttura pubblica sia in grado di garantire l’IVG. Per questo – proseguono le sindacaliste – chiediamo un intervento immediato dell’ASL e della Regione Campania, anche attraverso nuove assunzioni, per assicurare la presenza di personale non obiettore."

“Un attacco alla salute”

"Negare l’accesso all’IVG non è solo una violazione di un diritto, ma un attacco alla salute e alla dignità delle donne. Non possiamo accettare che nel 2025 si torni indietro sui diritti conquistati. La CGIL Caserta continuerà a battersi affinché la legge venga applicata pienamente e ovunque."