Minacce e revenge porn: chiuse le indagini a carico di due uomini nel Casertano
Un 50enne di Teano e un 55enne di Santa Maria CV sono accusati di aver perseguitato per mesi un uomo di Grazzanise

TEANO / SANTA MARIA CAPUA VETERE (Lucia Sforza) - La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di due uomini, di 50 e 55 anni, accusati a vario titolo di atti persecutori aggravati e diffusione non consensuale di materiale intimo, meglio noto come revenge porn.
Minacce e revenge porn: chiuse le indagini a carico di due uomini nel Casertano
Secondo l'accusa, i due indagati avrebbero perseguitato per mesi un uomo di Grazzanise, tormentandolo con centinaia di messaggi WhatsApp al giorno, contenenti minacce, insulti, ricatti e immagini a sfondo sessuale. L'obiettivo era quello di intimidirlo e piegarlo psicologicamente.
Un 50enne di Teano e un 55enne di Santa Maria CV sono accusati di aver perseguitato per mesi un uomo di Grazzanise
Le indagini dei carabinieri di Grazzanise hanno fatto emergere un quadro "sistematico" di violenza psicologica. In un caso, uno degli indagati avrebbe diffuso un video intimo che lo ritraeva con la vittima. Il filmato sarebbe stato inviato anche alla moglie e alla cognata dell'uomo, con l'intento di distruggere i suoi rapporti familiari e la sua reputazione. Un gesto che, secondo la Procura, ha aggravato ulteriormente lo stato di prostrazione psicologica della vittima.
Gli sviluppi legali: si valuta il rinvio a giudizio dei due uomini
Con la notifica della chiusura delle indagini, si attende ora la decisione del pubblico ministero sulla richiesta di rinvio a giudizio. Come previsto dalla legge, i due indagati, assistiti dagli avvocati Emiliano Vaccarella e Giuseppe De Lucia, devono essere considerati innocenti fino a un'eventuale sentenza definitiva di condanna.