Polemica sulla sepoltura di Magrino, il sindaco di Cellole svela tutti i retroscena
Il primo cittadino spegne ogni ulteriore chiacchiera: "Ho applicato la legge"

CELLOLE – Dopo le polemiche degli ultimi giorni sul funerale e la sepoltura di Luigi Magrino, il 41enne di Cellole, residente a Formia, ucciso in un distributore sulla Domiziana, dal 67enne Giancarlo Pagliaro, il sindaco di Cellole Guido Di Leone ha voluto chiarire la vicenda con un lungo post sulla propria pagina Facebook.
Da pochi minuti è apparso un accorato sfogo da parte del primo cittadino nel quale ha raccontato i retroscena del caso Magrino e della sua sepoltura.
I motivi del post
"Buongiorno a tutti miei cari concittadini! Non amo parlare di situazioni di cronaca locale, uso i social solo ed esclusivamente per promuovere la mia Città, ma in questo momento ho l’obbligo morale di informare Cellole sulla questione Magrino, dopo l’articolo apparso su una testata online che mi vede citato ed attaccato. In primis, non mi sorprende che il solito articolo viene sempre dalla stessa testata, che oltre a scrivere male della mia persona e della mia Città non sa fare altro. Premetto, che non avrei mai voluto fare questo post, ne avrei mai voluto parlare della questione Magrino, soprattutto perché stiamo parlando di un lutto e non vorrei creare altri dispiaceri alla sua famiglia, ma chi ha scelto di chiamare un giornale per fare una pubblicazione sono stati loro, io mi ritrovo solo a rispondere. Sinceramente, in questa sola settimana dall’accaduto, ho visto solo spettacolo, come questo articolo citato, sono stranito perché forse appartengo ad altri valori.
I dissapori con i Magrino
Ma non sono sorpreso, ho conosciuto molto bene i Signori Magrino, tanto è vero che solo pochi mesi fa, mi hanno augurato “tumori ed ischemie”, tutto questo nasceva in mia assenza dal Comune fuori lo sportello dei tributi; ho scelto di tenere riservata questa cosa, ho fatto finta di niente, non l’ho denunciata per evitargli spese, non ho scelto di parlarne perché non cerco solidarietà, ma a questo punto è giusto renderlo pubblico per far capire di cosa stiamo parlando.
Premetto anche, che i Signori Magrino mi hanno anche “denunciato”, perché pretendevano da me con forza un’assegnazione di una casa popolare, non sapevano però e non capivano, che le case popolari non le dà il Sindaco, tanto è vero che il Giudice ha archiviato il procedimento, ma anche qui ho preferito lasciare la cosa riservata senza renderla pubblica.
Ora arriviamo all’accaduto e alla vicenda citata nell’articolo: È vero, sono stato chiamato dai familiari del Magrino, che mi chiedevano di seppellirlo gratuitamente nel cimitero di Cellole.
La decisione del primo cittadino
Premetto che mi sono ritrovato in un momento di imbarazzo, ovvio la mia sensibilità al lutto mi ha creato a prescindere un sentimento di dispiacere per la vittima e per la sua famiglia, ma nello stesso momento ho sentito forte il mio senso di responsabilità nei confronti della mia Città, nei confronti della legge, perché chi fa il Sindaco è un Uomo dello Stato. Ho riflettuto, su quelle foto apparse con baci con Boss Mafiosi, sulla pubblicazione di foto di Michele Zagaria come se fosse un eroe invece era il Boss del Clan dei Casalesi, persone che hanno portato la vergogna sui nostri territori, hanno rovinato famiglie, hanno rovinato le nostre terre e creato malattie, hanno solo portato illegalità, hanno ucciso Uomini e Donne, non aggiungo altro. Ho riflettuto, sul fatto che un Uomo camminava armato, ma di cosa stiamo parlando? Ho riflettuto, sul fatto che si parlava di truffe. Ho chiesto alla famiglia di comprendere, anche se capisco che non è semplice a questo punto, ma no per me. Ma perché dovevo autorizzare il seppellimento gratuito di un NON RESIDENTE che ha commesso reati. Ho applicato la LEGGE, ho comunicato alla sua famiglia che se volevano seppellirlo a Cellole dovevano avviare la procedura di acquisto del loculo come tutte le persone oneste e normali. Sinceramente che il collega Sindaco del comune limitrofo lo abbia autorizzato non mi interessa, io credo che poteva farlo solo il Comune dove risiedeva, è una scelta sua, io percorro altre strade. Ripeto e concludo, per seppellirlo nel nostro cimitero, basta acquistare regolarmente il loculo come tutte le persone oneste e normali di questa Città, tutte le persone che fanno sacrifici ma rispettano le leggi e le regole, questa è Cellole. La mia firma, il mio nome, non sarà mai trovato vicino ad atti del genere, in situazioni del genere. Rinnovo le condoglianze alla famiglia, mi dispiace per queste precisazioni ma ho l’obbligo morale ed istituzionale di informare la mia Città. Buona Domenica."