antica cittadella
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Tribunale condanna genitori
Tribunale condanna genitori

REGIONALE (Lucia Sforza) - Il Tribunale civile ha stabilito che i genitori di un ragazzo minorenne dovranno risarcire 15mila euro per i danni causati dal figlio, autore di una brutale aggressione. La motivazione? Un “deficit educativo”: secondo la giudice, l’educazione impartita non è stata adeguata a prevenirne il comportamento violento.

Una violenza cieca nel centro storico


L’episodio risale a qualche anno fa: nel centro storico un gruppo di adolescenti aggredì due coetanei senza apparente motivo. Uno degli aggressori colpì con un oggetto contundente, provocando alla vittima lesioni permanenti al volto. Dopo la condanna in sede penale, il caso è passato al giudizio civile.

I genitori rispondono per le colpe educative


La sentenza si fonda sull’articolo 2048 del Codice civile, che consente di attribuire responsabilità ai genitori per danni causati dai figli minorenni. La giudice Barbara Di Tonto ha sottolineato come non si trattasse solo di omessa vigilanza, ma soprattutto di educazione insufficiente, nonostante il contesto familiare ritenuto normale e integrato.

La gravità dell’aggressione parla da sola


Secondo il tribunale, la violenza dell’aggressione – immotivata, efferata, e potenzialmente letale – è sintomatica di una devianza profonda. Un comportamento che, da solo, dimostrerebbe l’inadeguatezza dell’educazione ricevuta in casa, indipendentemente dalle buone intenzioni dei genitori.

La presidente del Tribunale: “Sentenza giusta”

Paola Brunese, presidente del Tribunale dei Minorenni di Napoli, ha definito la sentenza “giusta e ineccepibile”, evidenziando l’importanza di richiamare le famiglie alle proprie responsabilità. «L’articolo 2048 del Codice civile è chiaro – ha detto – ma spesso viene ignorato o sottovalutato».