antica cittadella
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CASERTA - «Mentre la politica campana si consuma in sterili battaglie tra fazioni – con il centrosinistra diviso sulle condizioni poste da De Luca per appoggiare Fico  e il centrodestra incapace di trovare un nome unitario  – io ho scelto di rispondere all’appello di migliaia di cittadini stanchi dello sfascio quotidiano. Una regione allo stremo, tra sanità al collasso, trasporti inefficienti, turismo "mordi e fuggi" e disoccupazione record, merita ben altro che calcoli di poltrone». Lo dichiara l’imprenditore Casertano Corrado Giardina, candidato alla presidenza della Regione con il progetto civico di Popolo e libertà che riunisce popolari e liberali che spiega a chiare lettera le ragioni della sua discesa in campo. 

Le ragioni della candidatura

«Mi candido senza ambiguità come rappresentante di quella Campania civile che alle sei del mattino è già in piedi: agricoltori schiacciati dalla burocrazia, medici in prima linea negli ospedali sovraffollati, giovani costretti a emigrare - ha sottolineato - A loro si sono uniti i vecchi democristiani – destra e sinistra –, liberali, professionisti e studenti, accomunati dalla voglia di un cambiamento radicale. Un’alleanza trasversale che riflette la mia storia: sono un civico, radicato nel territorio ma estraneo alle logiche di partito». Giardina sostanzia con i numeri la forza della sua candidatura. «Mentre i sondaggi dicono che il 60% dei campani non voterà , la mia candidatura è già un fatto. Il sostegno arriva non solo dai comuni cittadini, ma dalle comunità campane sparse nel mondo: dagli Stati Uniti al Sudafrica, dall’Australia all’Europa. Questa rete globale è la prova che la Campania può essere un motore di innovazione, non il fanalino di coda del Paese». 

Il programma

Alla luce di questi dati Giardina sottolinea come la sua non sia la candidatura di un outsider. «Non sono il "terzo incomodo" di cui parlano i media - ha detto con fermezza - Sono la scelta di chi crede che la politica debba tornare a servire le persone. Mentre De Luca cerca di imporre suo figlio alla guida del PD regionale  e la destra brancola nel buio, io ho un programma chiaro:  

1. *Sanità pubblica efficiente*, con investimenti mirati e lotta alle liste d’attesa.  

2. *Trasporti integrati*, per collegare i territori invece di dividerli.  

3. *Turismo strutturato*, oltre le fugaci visite alle bellezze sfruttate male.  

4. *Lavoro per i giovani*, con incentivi alle imprese e formazione legata alle vocazioni locali». Il candidato presidente di Popolo e libertà chiede un atto di coraggio agli elettori. «Ringrazio chi mi sta sostenendo: ogni email, ogni stretta di mano è energia per questa sfida. Non sarà facile battere macchine partitiche ben oliate, ma la Campania ha dimostrato di saper reagire nelle crisi - ha concluso - Ora serve coraggio per voltare pagina. Il cambiamento non è un’utopia: sono io, e siamo già in marcia».