Due detenuti evasi dal carcere di Poggioreale: uno catturato a Mondragone
Erano fuggiti facendo un buco nel muro e poi giù con un corda rudimentale: la fuga finisce sul Litorale Domizia

MONDRAGONE. Un buco nel muro e poi giù con un corda rudimentale. Un metodo antico per scappare dal carcere, impresa parzialmente riuscita perché i due detenuti evasi da Poggioreale, a Napoli, sono stati ripresi nel giro di poche ore.
Due detenuti evasi dal carcere di Poggioreale: uno catturato a Mondragone
A fuggire, favoriti dall'oscurità e anche - secondo i sindacati della Polizia penitenziaria - dalla grave crisi di organico che impedisce di effettuare i necessari controlli, un algerino, Mahrez Souki, di 32 anni, e un siriano, Kazem Mohmed Elokla, di 23, inseriti nel circuito detentivo di media sicurezza della casa circondariale partenopea, entrambi in galera per rapina. L'allarme è scattato attorno alle 3. Il primo detenuto riacciuffato dalla Penitenziaria è stato il siriano, subito ascoltato dai magistrati: la Procura di Napoli ha infatti aperto una indagine per fare luce sull'evasione. Lo straniero è stato rintracciato a Mondragone, nel Casertano sul litorale domizio, dove poco dopo è stato arrestato anche il detenuto algerino. Pure in questo caso il merito della cattura è stato degli investigatori della Polizia penitenziaria, cui ha fatto le proprie congratulazioni il provveditore delle carceri per la Campania Lucia Castellano.
Erano fuggiti facendo un buco nel muro e poi giù con un corda rudimentale: la fuga finisce sul Litorale Domizia
Le diverse sigle dei sindacati di categoria degli agenti hanno ribadito le denunce sulla situazione difficile nel carcere di Poggioreale, i problemi di organico del personale della Polizia penitenziaria che rendono complicata la gestione di un istituto afflitto dal sovraffollamento: nella casa di reclusione napoletano si trovano 2.100 detenuti, per una capienza di soli 1.300 Per una coincidenza, anche la prima evasione in assoluto dal carcere di Poggioreale, avvenuta oltre un secolo dopo la sua costruzione, capitò nello stesso mese di questa, precisamente il 25 agosto del 2019.
A scappare fu un detenuto ritenuto dalla polizia pericoloso, Robert Lisowski, cittadino polacco 32enne, arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli il 5 dicembre 2018 per omicidio. Venne preso nei Quartieri Spagnoli di Napoli con l'accusa di avere assassinato un ucraino di 36 anni, suo amico, durante una lite scoppiata in un locale della città frequentato da cittadini dell'Est europeo. Venne catturato dalla Polizia di Stato il 26 agosto claudicante e sofferente a non poca distanza dal carcere di Poggioreale da dove era fuggito: si era infatti provocato una frattura calandosi dal muro di cinta della casa circondariale con una corda fatta con le lenzuola.





