antica cittadella
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CELLOLE (Bruno Bencivenga) - Ieri a Cellole si è svolto l’incontro “PERDUTA…MENTE”, un evento di grande rilevanza sociale volto a sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere e delle relazioni disfunzionali. 

L'iniziativa

L’iniziativa, moderata dalla giornalista Matilde Crolla, ha visto la partecipazione di esperti, rappresentanti istituzionali e cittadini. All’evento erano presenti il sindaco di Cellole, Guido Di Leone e l’assessore Antonietta Marchegiano, che ha ribadito l'importanza di promuovere il rispetto e l'uguaglianza per contrastare efficacemente il fenomeno della violenza sulle donne. L’argomento principale dell’incontro è stato il tema delle relazioni tossiche e della dipendenza affettiva, problematiche sempre più diffuse che possono sfociare in forme di violenza psicologica e fisica. 

Gli interventi

La dottoressa Marianna Esposito, assistente sociale, ha sottolineato la necessità di creare una rete di supporto che coinvolga non solo le istituzioni, ma anche la famiglia, affinché le vittime possano trovare il coraggio di denunciare e chiedere aiuto. L’avvocato Maria Rosaria Lembo, presidente della Camera Minorile di Santa Maria Capua Vetere, ha affrontato il tema della tutela dei minori all’interno di contesti familiari disfunzionali e le misure di sicurezza previste per proteggere i bambini coinvolti. 

La dottoressa Giuseppina Mastroluca ha illustrato alcune dinamiche psicologiche legate ai legami patologici, evidenziando il ruolo del narcisismo patologico nella svalutazione e manipolazione delle vittime. Un passaggio particolarmente toccante è stato quello legato alla lettera di una donna che ha trovato la forza di dire: "Io scelgo me", un messaggio potente di autodeterminazione e rinascita. 

L’avvocato penalista Fiorentina Orefice, consigliera dell'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, ha ricordato l’importanza della legislazione vigente per la tutela delle vittime di violenza domestica e stalking. Ha sottolineato come il Codice Rosso rappresenti uno strumento fondamentale per garantire una risposta ed efficace nei casi di maltrattamenti. Si è detta inoltre soddisfatta della presenza di numerosi insegnanti tra il pubblico, sottolineando che la sensibilizzazione nelle scuole può contribuire a prevenire episodi di violenza e dipendenza affettiva tra le nuove generazioni.

L’incontro ha offerto uno spazio di dialogo e condivisione, con molte donne che hanno trovato la forza di intervenire e chiedere consigli anche personali. Il dibattito, intenso e delicato, ha dimostrato quanto sia necessario continuare a parlare di questi temi per offrire strumenti di difesa e supporto a chi ne ha bisogno.

L’evento si è concluso con un forte messaggio di consapevolezza e speranza: solo attraverso il confronto e il sostegno reciproco è possibile uscire da situazioni di sofferenza affettiva e costruire relazioni sane e rispettose.