Inviava ordini dal carcere, boss dei casalesi va al 41bis
La decisione del ministro Nordio dopo la relazione della Dda

TEVEROLA – Finisce al 41bis Aldo Picca, il boss del clan dei casalesi molto attivo tra i comuni di Teverola e Carinaro.
La decisione del ministro
A decidere il carcere duro per il ras è stato il ministro Nordio che ha esaminato le relazioni della Dda di Napoli. Nel documento si chiarisce come, nonostante fosse detenuto in carcere, Picca riuscisse a mantenere contatti con l’esterno riuscendo a far pervenire ordini e disposizioni.
L'ultimo arresto
Picca era tornato in libertà dopo 19 anni e subito aveva rimesso mano alla propria organizzazione criminale. Il nuovo arresto per estorsione è avvenuto ad aprile dell’anno scorso.