Lo "Stadio del Nuoto" resta chiuso: disagi per famiglie e sportivi
La situazione resta incerta e le problematiche riguardano anche la sicurezza e la gestione dell'impianto

CASERTA - Caserta si trova ad affrontare una nuova difficoltà legata alle infrastrutture sportive: dopo aver perso la propria unica sala cinematografica, la città ora si trova senza una piscina pubblica, poiché lo Stadio del Nuoto è stato chiuso dal 1° aprile per motivi di sicurezza.
Per anni un fiore all'occhiello della città
La struttura, situata in via Capitano Laviano, è stata per anni un fiore all'occhiello per lo sport casertano, ma non riaprirà prima dell’estate, e se ne parlerà probabilmente solo a settembre. Tuttavia, c'è il rischio che i tempi si allunghino ulteriormente, considerando anche che la città è da poco sotto amministrazione commissariale a causa dello scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche.
La chiusura dello Stadio del Nuoto, che è di proprietà della Provincia di Caserta e gestito dalla società AGIS, sta creando enormi disagi per numerose associazioni sportive, i lavoratori della struttura e soprattutto per centinaia di famiglie. Questo impatto riguarda in particolare i bambini e ragazzi con disabilità che utilizzavano la piscina olimpionica per le terapie specialistiche.
Disagi per famiglie e sportivi
A causa della chiusura anche della piscina comunale Fritz Dennerlain dal gennaio 2023, i cittadini sono costretti a spostarsi verso strutture private in San Leucio e San Prisco, ma lo spazio per nuove iscrizioni è ormai limitato. La situazione ha avuto inizio quando, il 1° aprile, due plafoniere sono cadute nella zona degli spalti dello Stadio del Nuoto, causando la chiusura temporanea per motivi di sicurezza. Nonostante il ripristino delle condizioni di sicurezza a metà aprile, nuovi accertamenti dei Vigili del Fuoco hanno evidenziato altre criticità, tra cui l'inadeguatezza degli impianti antincendio e la mancanza di agibilità della struttura.
Le indagini
Le indagini hanno rivelato che la Provincia di Caserta aveva presentato nel 2019 una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) incompleta, priva delle necessarie certificazioni. Questa scoperta ha portato alla chiusura definitiva dello Stadio del Nuoto.
Nel frattempo, alcune associazioni sportive che usufruivano della piscina hanno deciso di intraprendere azioni legali. Quattro di esse hanno incaricato l'avvocato Daniele Sparano per ottenere l'accesso alla documentazione relativa alla manutenzione e alla SCIA della struttura. Recentemente, alcuni rappresentanti delle società sportive e delle famiglie dei ragazzi con disabilità hanno incontrato il direttore dell’AGIS, Cornelio Socci, chiedendo una programmazione chiara delle attività future per consentire alle famiglie di organizzarsi e continuare le terapie riabilitative per i loro figli.
L’avvocato Sparano ha inoltre sollevato una questione importante: se la Provincia di Caserta avesse incluso nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) anche il risanamento dello Stadio del Nuoto, si sarebbe potuto restituire alla città una struttura rinnovata e sicura, riportando un minimo di dignità e servizio pubblico ai cittadini di Caserta.
La situazione resta critica e non si intravede una soluzione immediata. Le famiglie e le società sportive attendono risposte concrete, mentre l'attesa per una riapertura sembra destinata a prolungarsi ulteriormente.