Orge in convento, concluse le indagini su 8 persone: tra loro due frati
Sono accusati anche di rapina aggravata: si prevede un processo

ROCCOMONFINA/TEANO/LUSCIANO – Si prevede un processo per le otto persone accusate di abusi sessuali e rapina aggravata.
Indagini concluse
I carabinieri hanno infatti notificato l’avviso di conclusione delle indagini alle persone coinvolte tra cui due frati francescani. Alcune di queste violenze sarebbero avvenuti anche in due conventi casertani. Nello specifico i conventi in questione sarebbero quelli di Roccamonfina e di Teano. Per le orge in convento sono stati arrestati padre Nicola Gildi di 56 anni originario di Lusciano, arrivato ad Afragola nel 1993 ed è rimasto fino a pochi anni fa nel convento di Sant’Antonio di Padova. Assieme a lui in manette anche Padre Domenico Silvestro, ancora attivo presso il convento afragolese. Il prete casertano, frate Gildi, è ritenuto responsabile anche di rapina aggravata in concorso. Sarebbe stato il mandante di una rapina commessa il 26 aprile scorso i danni di due uomini, presunti vittime di abusi sessuali nel periodo in cui avevano lavorato al monastero, con lo scopo di rubare i cellulari sui quali avevano memorizzato immagini e chat compromettenti per i due parroci.
L'accusa ai religiosi
I religiosi volevano impossessarsi dei cellulari delle vittime dove c'erano le prove delle violenze sessuali In carcere sono finiti anche Antonio Di Maso, l’imprenditore 43enne di Afragola e Giuseppe Castaldo, anche lui imprenditore della città napoletana. Castaldo avrebbe organizzato il furto e Antonio Di Maso avrebbe fatto da intermediario tra i parroci e Castaldo. Quest’ultimo è ritenuto legato alla criminalità dell’area di Marigliano.
Tra gli accusati anche i due autori materiali della rapina, il ventenne Danilo Bottino e il 19enne Biagio Cirillo. Le vittime hanno dichiarato agli inquirenti che i preti organizzando rapporti sessuali di gruppo e che lui avrebbe dovuto partecipare perché altrimenti veniva ricattato e lasciato senza cibo. Ci sarebbero state anche delle orge nel monastero per le quali i partecipanti ricevevano 50 euro.