antica cittadella
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SAN CIPRIANO D’AVERSA – Arriva il no definitivo della Cassazione alla richiesta di sconto di pena avanzato dai legali di Oreste Reccia, 55enne di San Cipriano d’Aversa, elemento di spicco del clan dei Casalesi.

L'inchiesta

Gli avvocati del 55enne aveva presentato ricorso alla Suprema Corte contro l’ordinanza del gip di Napoli del 16 gennaio scorso. Stando a quanto ricostruito dalla Dda di Napoli, dopo essere uscito dal carcere Reccia, soprannominato “Recchie ‘e lepre”, avrebbe ricominciato la propria attività criminale, soprattutto con le estorsioni. Dalle indagini si arrivò ben presto alla nuova condanna per associazione mafiosa.

La decisione della Suprema Corte

I legali avevano presentato ricorso in base alla riforma Cartabia che prevede una riduzione di pena nel caso in cui non venga impugnata la sentenza con rito abbreviato. Tuttavia i giudici hanno ritenuto inapplicabile tale norma in quanto la condanna del ras era diventata definitiva prima dell’entrata in vigore della riforma.