Terra dei Fuochi, annunciati più controlli e videosorveglianza
Ieri la riunione del Comitato interprovinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

CASERTA - Nella Terra dei Fuochi "forze di polizia, carabinieri forestali, polizia metropolitana e vigili urbani, saranno attivati perché ci sia una operazione choc di controlli, perché fa senso vedere che ancora le nostre piazzole nelle arterie stradali siano invase da rifiuti. C'è un sistema di video-sorveglianza che si sta potenziando con migliori controlli da remoto". Lo ha detto il prefetto di Napoli Michele Di Bari al termine della riunione del Comitato interprovinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta con i prefetti di Napoli e Caserta, per un approfondimento sui controlli straordinari in Terra dei Fuochi.
Lavorare anche sull'aspetto culturale
"Lo choc dei controlli - ha sottolineato Di Bari - a mio giudizio deve andare di pari passo con lo choc culturale e ci lavoriamo molto anche dopo l'incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi qualche settimana fa. Stiamo pianificando una serie di servizi in cui tutte le forze in campo saranno indirizzate verso obiettivi di priorità che si stanno stabilendo e su cui ci sarà poi un tavolo tecnico e operativo. Ci sono sull'operazione due livelli di azione su cui lavorano forze specifiche e poi interforze, poi abbiamo ipotizzato anche un terzo livello per determinati controlli particolari su cui sta lavorando l'esercito attraverso le operazioni strade sicure. Noi abbiamo molti militari che stanno agendo in questi territori, di cui non sono stati invitati i comitati, perché questo è stato soltanto davvero un comitato interprovinciale per l'ordine della sicurezza pubblica. Ma voglio rassicurare i comitati e i cittadini di questi territori, che l'attività prosegue con una certa celerità, con una certa rapidità, proprio perché tutti hanno la consapevolezza che questo fenomeno davvero deve trovare una sua positiva soluzione".
Controlli mirati e rapidi
"Attueremo controlli - prosegue - davvero mirati, rapidi, efficaci, perché partono innanzitutto dalle attività di sversamento, le aziende in particolar modo su cui ho già fatto una serie di riunioni nelle varie città della città metropolitana interessate dalla Terra dei Fuochi, in cui abbiamo avuto poi alla fine del 2024 degli indici favorevoli con una flessione di sversamenti e un aumento delle sanzioni. Sono state sequestrate decine di aziende, sono state elevate moltissime sanzioni pecuniarie, cioè c'è un'attività in corso che si sta ulteriormente intensificando. Tutto questo credo che debba essere chiamato uno choc, su cui ora bisogna coordinarsi e organizzarsi, ma i tempi sono abbastanza celeri e a breve noi terremo un'altra riunione sempre nello spirito di pianificazione".