Immagine di repertorio
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PRESENZANO – Non rispettata la distanza minima tra gli edifici. E’ questo il motivo della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma che ha disposto l’abbattimento dell’immobile di una donna di Presenzano e condannando la stessa al pagamento delle spese legali.

La vicenda

La Corte romana ha di fatto confermato la sentenza di primo grado emessa nell’ottobre 2017 dal Tribunale di Cassino. A denunciare la situazione furono due cittadini che avevano una proprietà vicina a quella dichiarata poi non regolare. Nella sentenza di primo grado i giudici stabilirono il mancato rispetto della distanza preesistente e disponeva quindi il ripristino dello status quo e il pagamento delle spese legali.

La conferma della sentenza di primo grado

La condannata però decideva di ricorrere in Corte d’Appello a Roma che però confermava di fatto la prima sentenza.