Sviluppo industriale e ambiente, dura la Iodice: "La salute va sempre difesa". IL VIDEO
La consigliera regionale ha partecipato al Consiglio Comunale aperto sul luogo dell'ultimo incendio
PASTORANO/MARCIANISE – La tutela e la difesa dell’ambiente dopo i recenti roghi ed incendi, come quello di un impianto di rifiuti un mese. E’ stata questa la tematica al centro del confronto avvenuto in un Consiglio Comunale aperto al Comune di Pastorano.
Il vertice
Alla civica assise hanno preso parte numerosi esponenti politici locali e regionali. L’obiettivo è quello di cercare un possibile dialogo fra le istituzioni per tentare un compromesso che tenga conto delle possibilità di sviluppo e di tutela dell’ambiente, messo a rischio da una situazione emergenziale con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini.
L'intervento della Iodice
Tra gli esponenti politici a prendere la parola c’era anche la consigliera regionale di Marcianise Maria Luigia Iodice. “Oggi anche qui a Pastorano si paga lo scotto di un progresso tecnologico. Ricordo benissimo che i primi a pagare le ripercussioni ambientali dello sviluppo industriale e tecnologico siamo stati noi a Marcianise, ma oggi la situazione si è diffusa sempre più arrivando a toccare anche il territorio di Pastorano”.
Da medico, la consigliera Iodice si è concentrata molto sul rapporto tra sviluppo industriale e i danni alla salute: “L’aumento delle malattie è legato ad uno sviluppo industriale che è avvenuto in maniera indisciplinata. Ad oggi non possiamo individuare le conseguenze dei recenti roghi, ma gli effetti saranno visibili fra un po' di anni”.
Attenti alle antenne
Lo sviluppo tecnologico deve quindi essere portato avanti, ma nella piena tutela della salute dei cittadini e per questo urgono maggiori controlli e protocolli. Questa la linea della consigliera Iodice. Non a caso nel suo intervento ha fatto riferimento anche alla questione delle antenne 5g che stanno sorgendo nei centri cittadini: “Stiamo avendo impianti di antenne che sono considerate innocue. Parlando con una dirigente dell’Arpac di questa questione e sugli effetti che queste antenne possono avere sulla salute mi ha risposto “No comment”. Due parole che mi hanno allibito”.