antica cittadella
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SANTA MARIA A VICO (Lucia Sforza)- Una notizia di rilievo emerge dal panorama giudiziario del Casertano e del Sannio. Il Tribunale del Riesame ha accolto l'istanza presentata dalla difesa di Antonio Piscitelli, un giovane di 22 anni già noto alle forze dell'ordine e con il peso di numerosi precedenti penali a suo carico. Piscitelli, originario della frazione San Marco di Santa Maria a Vico, ma residente a Durazzano (provincia di Benevento), ha lasciato ieri la struttura penitenziaria per fare ritorno a casa, dove sarà sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

L'istanza è stata presentata con successo dall'avvocato Carlo Perrotta, che ha convinto il collegio giudicante della possibilità di mitigare la misura precedentemente disposta.

 

L'aggravamento e i motivi dell'arresto di ottobre

L'uscita dal carcere di Benevento è particolarmente significativa, considerando che il giovane era stato condotto in regime di reclusione solo alla fine della prima decade dello scorso ottobre. L'aggravamento della misura, una conversione da una misura meno restrittiva al carcere, fu disposta a seguito di una serie di gravi e reiterate violazioni degli obblighi a cui era già sottoposto.

Le segnalazioni si erano accumulate nel tempo. In particolare, il 22enne aveva più volte ignorato le prescrizioni che prevedevano, tra l'altro, il divieto di avvicinamento a specifiche aree del territorio casertano. Tale divieto è imposto tipicamente per proteggere persone offese da atti persecutori, violenze, o per esigenze di sicurezza legate al controllo della sua sfera di relazioni criminali.

L'episodio determinante che fece scattare la misura più restrittiva si verificò il 5 ottobre. Nel primo pomeriggio di quel giorno, i Carabinieri della stazione di Sant’Agata dei Goti si recarono presso l'abitazione di Piscitelli per un controllo di routine, ma non lo trovarono nel suo appartamento. Il giovane si presentò solo diverse ore più tardi, poco prima delle 20:00, fornendo una giustificazione labile, quella di essersi "addormentato", che non convinse affatto gli inquirenti.

Questa inosservanza, unita al quadro complessivo delle violazioni segnalate in precedenza dai Carabinieri di Santa Maria a Vico, fu sufficiente per l'Autorità Giudiziaria per ritenere la misura degli obblighi precedenti insufficiente e inefficace, procedendo all'aggravamento e al trasferimento nel penitenziario di Benevento.

 

Prospettive legali e controllo sociale

La decisione del Tribunale del Riesame di convertire il carcere con gli arresti domiciliari implica che il collegio ha ritenuto che le esigenze cautelari – ovvero il pericolo di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio – possano essere contenute con la detenzione domiciliare, pur riconoscendo la necessità di mantenere il giovane in un regime restrittivo.

Il caso di Antonio Piscitelli, con la sua rapida transizione da misure meno afflittive al carcere e viceversa, mantiene alta l'attenzione delle Forze dell'Ordine del territorio di Santa Maria a Vico e Durazzano. I Carabinieri continueranno a effettuare controlli serrati e inattesi presso la sua residenza per garantire la stretta osservanza degli arresti domiciliari, vigilando sulla corretta applicazione della misura da parte del pluripregiudicato.