Condanne per spaccio e contrabbando : pene fino a 9 anni e 3 mesi
Il Tribunale di Napoli Nord ha emesso la sentenza di primo grado contro 33 indagati. Nove condanne, tra cui i 9 anni per Raffaele Riccardo e Rosa Picone
REGIONALE (Lucia Sforza)- Si è concluso con la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Napoli Nord un corposo procedimento penale scaturito da un'inchiesta iniziata nel 2016 e culminata nel 2020 con il rinvio a giudizio di ben 33 persone.
L'indagine aveva messo in luce un'articolata rete criminale dedita allo spaccio di droga e al contrabbando di sigarette operante tra il Casertano e il Napoletano. Nonostante il grande numero di persone inizialmente coinvolte, l'azione giudiziaria ha dovuto fare i conti con i tempi della giustizia, portando alla prescrizione del reato per numerosi imputati.
Le nove condanne inflitte
Per i nove imputati per i quali il reato non è caduto in prescrizione, i giudici hanno inflitto pene severe, che riflettono la gravità dei fatti contestati. Le condanne più pesanti hanno sfiorato i dieci anni di reclusione:
| Imputato | Età | Comune di Residenza | Pena Inflitta |
|---|---|---|---|
| Raffaele Riccardo | 37 | Sant’Arpino | 9 anni e 3 mesi |
| Rosa Picone | 55 | Aversa | 9 anni e 2 mesi |
| Gennaro Di Ronza | 47 | Aversa | 9 anni e 1 mese |
| Massimiliano Milone | 45 | Cesa | 7 anni e 10 mesi |
| Giulia De Dominicis | 44 | Aversa | 7 anni e 10 mesi |
| Vittorio Pellegrino | 34 | San Marcellino | 7 anni e 8 mesi |
| Antonietta Fenderico | Sconosciuta | Sconosciuto | 6 anni e 7 mesi |
| Raffaele Indaco | 37 | Sant’Arpino | 2 anni e 8 mesi |
| Salvatore Minichino | 55 | Succivo | 2 anni e 8 mesi |
L'attività criminale smantellata
Secondo quanto ricostruito dall'inchiesta, gli imputati condannati avrebbero gestito un'intensa attività di spaccio di diverse tipologie di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, hashish e marijuana. Le aree di maggiore operatività si concentravano in diversi comuni dell'Agro Aversano e limitrofi, tra cui Teverola, Frignano, Orta di Atella, Casaluce, Aversa e San Marcellino.
È da sottolineare che, come previsto dalla legge italiana, tutti gli imputati restano innocenti fino a quando non sarà emessa una sentenza definitiva di terzo grado. Le difese avranno ora la possibilità di ricorrere in Corte d'Appello contro il verdetto di primo grado.

