Truffe assicurative, parla indagata: "Prendevo 100 euro a referto"
Davanti al gip gli interrogatori preventivi dei 23 indagati per una truffa da 4 milioni di euro

AVERSA/CASERTA – Si sono svolti davanti al gip Daniela Vecchiarelli del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere gli interrogatori preventivi delle 23 persone coinvolte nell’inchiesta sulle truffe assicurative nel Casertano condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa e dei Nas di Caserta. L’entità della truffa è di 4 milioni di euro.
L'accusa
L’accusa formalizzata è quella di associazione a delinquere finalizzata a corruzione, falso e truffa al fine di ottenere delle somme in denaro dalle compagnie assicurative a fronti di incidenti mai avvenuti e con documentazione falsa.
Le prime dichiarazioni
Davanti al gip è comparso Gianluca Di Sarno che si avvalso della facoltà di non rispondere anche se ha dichiarato di nono conoscere gli altri indagati a parte Antonio Abbatiello anche se per altre questioni. Stessa posizione per Guglielmo di Sarno che, pure lui, ha affermato di conoscere Abatiello ed Emilio Acunzo, ma per pregressa amicizia. L’altro indagato Gennaro Rondinone ha ripercorso un po' la sua vicenda affermando che il 30 giugno 2020 tardava ad iniziare il turno al pronto soccorso. Cominciando le visite notava che il medico del turno di prima aveva chiuso le cartelle per abbandono. Visto l’errore riapriva le cartelle con una nuova e rapida accettazione. Salvatore Salvemini ha dichiarato di non lavorare più all’ospedale di Marcianise dal 2019
Parla l'indagata: “Prendevo 100 euro a referto”
Tra le varie dichiarazioni, molto importanti sono quelle di Flavia Davide che ha ammesso di aver conosciuto, tramite un amico del suo compagno, Antonio Abatiello che le aveva offerto di firmare certificati e referti in bianco in cambio di denaro. La stessa ha affermato di recarsi ai pronto soccorso di Maddaloni, Castel Volturno e Marcianise, per favorire questo giro. Per ogni referto Abatiello le corrispondeva la somma di 100 euro.