SPARANISE/NAZIONALE – Proseguono senza sosta le indagini per chiarire cosa ha provocato l’incidente ferroviario di Brandizzo dove cinque operai sono stati travolti da un convoglio in corsa mentre lavoravano. Le cinque vittime, Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli. Michael Zanera, 34 anni di Vercelli, Giuseppe Saverio Lombardo, nato a Marsala e residente a Vercelli, Giuseppe Aversa, 49 anni di Chivasso, e Giuseppe Sorvillo 43 anni, di Sparanise, lavoravano tutte per la Sigifer srl di Borgo Vercelli, azienda che da anni lavora con le Ferrovie dello Stato.

Nel frattempo in una nota Rfi ha chiarito che la procedura prevede sempre che questo genere di interventi si eseguono sempre in assenza di circolazione:

“Sotto indagine è il rispetto della procedura di sicurezza vigente. Infatti, questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardavano il cosiddetto armamento (binari, traverse, massicciata) ),  RFI le affida anche a imprese esterne qualificate e certificate, e si eseguono come previsto in assenza di circolazione dei treni. Il cantiere può essere attivato, quindi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa del cantiere, in questo caso dell’Impresa, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di RFI.

Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. La questione è altra: i lavori – secondo procedura - sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno”.