antica cittadella
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L'ingresso de "Il Tiglio"
L'ingresso de "Il Tiglio"

CASERTA. “La chiusura del ristorante ‘Il Tiglio’, dopo 32 anni di attività a Casola, non è solo una notizia che rattrista chi ama la buona cucina, è la prova lampante del fallimento amministrativo del centrosinistra che ha governato Caserta negli ultimi anni. Un disastro che ha colpito in pieno anche il tessuto produttivo e commerciale del nostro territorio”.

Lavori interminabili in piazza, chiude lo storico ristorante 'Il Tiglio'

Così interviene Maurizio Del Rosso, già consigliere comunale e coordinatore cittadino della Lega, commentando la notizia diffusa nelle ultime ore.

Lo storico ristorante di Casola, guidato dal ristoratore Roberto Fusaro, ha annunciato la chiusura definitiva della sede nel borgo a causa di una situazione divenuta ormai insostenibile. 

L'attacco di Del Rosso: l'economia locale soffre, il centrosinistra un fallimento 

Il motivo? I lavori di riqualificazione di Piazza Chiesa, fermi da mesi nonostante i finanziamenti europei e un cronoprogramma che prevedeva la conclusione del cantiere in appena tre mesi.

“La piazza è una trappola, abbandonata al silenzio e al degrado – prosegue Del Rosso –. E con essa muore una parte dell’identità di Casola.

I commercianti sono allo stremo, la viabilità è compromessa, e nessuno è in grado di fornire risposte concrete. Questo non è solo immobilismo: è irresponsabilità”.

Secondo Del Rosso, la vicenda dimostra in modo evidente quanto poco sia stata curata la vita reale dei cittadini da chi ha avuto il compito di amministrare la città. “Mentre si rincorrevano annunci e propaganda, interi quartieri sono stati lasciati indietro.

L’economia locale soffre, e il caso de ‘Il Tiglio’ è emblematico: un ristorante amato, punto di riferimento anche per chi veniva da fuori provincia, costretto a trasferirsi altrove. E chi paga? Sempre i cittadini e gli imprenditori”.

Del Rosso chiede ai Commissari Prefettizi di fare chiarezza immediata sulle cause del blocco del cantiere e, soprattutto, di attivarsi affinché si sblocchi l’opera o si adottino soluzioni temporanee per rendere vivibile l’area. “Servono responsabilità e trasparenza – conclude –. Non possiamo più permettere che fondi europei siano sprecati e che la comunità venga trattata con tale disinteresse. Casola non merita l’oblio”.

Nel frattempo, i residenti e altri esercenti della zona – tra cui una macelleria e un bar – stanno valutando azioni legali per tutelare i propri diritti e chiedere risarcimenti. Casola perde un pezzo della sua storia, ma non deve perdere la speranza. 

Mi auguro che i cittadini di Casola rivedano le loro posizioni in futuro, evitando di votare nuovamente gli stessi soggetti'.