Compravendita di marche da bollo, respinto il ricorso dell'ex cancelliere
Il dipendente è stato condannato ad oltre 4 anni per peculato

AVERSA – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’ex cancelliere del Tribunale di Napoli nord, confermando quindi la condanna per peculato.
L'accusa e i processi
L’ex dipendente è Angelo Chierchia di 51 anni. L’uomo è stato condannato in primo grado ad 8 anni dal Tribunale di Napoli Nord e poi a 4 anni e 4 mesi in Appello. Stando all’accusa, Chierchia aveva messo in atto un vero e proprio sistema per la distribuzione illegale di marche da bollo per ottenere copie degli atti giudiziari. Sarebbero oltre 100 i casi documentati attraverso intercettazioni e alle immagini delle telecamere.
Stile di vita al di sopra del reddito
Gli inquirenti inoltre riscontravano una vera e propria discrepanza tra lo stile di vita di Chierchia e i redditi dichiarati. Nell’abitazione dell’ex cancelliere sono stati trovati oltre 150mila euro in contanti.
Il legale di Chierchia ha presentato ricorso in Cassazione per dubbi sulla legittimità della sentenza d’Appello circa la durata dell’attività contestata che l’estensione della confisca dei beni. Il tutto però veniva giudicato infondato dalla Suprema Corte che confermava di fatto la condanna in Appello.