West Nile, nuovo decesso a Maddaloni: è la quarta vittima in Campania
L'uomo era un soggetto fragile con malattie croniche: era ricoverato da giorni in ospedale

MADDALONI – C’è un’altra vittima in Campania per la West Nile, il virus delle zanzare. A perdere la vita è stato il secondo infetto di Maddaloni A.A. classe 1953.
Era un soggetto fragile
Si tratta di un soggetto fragile che era stato ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta già in condizioni critiche in quanto il virus aveva intaccato il cervello, che insieme alle malattie croniche del paziente, hanno aggravato il quadro clinico. E’ il secondo decesso che si registra a Maddaloni.
La parole degli esperti
Al momento, l'Istituto superiore di sanità (Iss) conferma che l'andamento dei casi è in linea con gli anni precedenti. "Ferma restando la necessità di avere il massimo di attenzione, non abbiamo una situazione di allarme. Non c'è preoccupazione. Lo scorso anno abbiamo avuto più decessi di quanti ne registriamo oggi", ha affermato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, ribadisce l'importanza di utilizzare "repellenti, la manica lunga e i pantaloni lunghi nelle ore più critiche, ed evitare ristagni d'acqua. La lotta - avverte - è alle zanzare che depositano uova". E la corsa ai prodotti contro le zanzare è già iniziata. Le vendite negli ultimi giorni sono aumentate: nella provincia di Roma, afferma il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, "le farmacie stimano che le vendite siano cresciute di circa un 20% con picchi più alti nelle zone identificate come più a rischio". Sono scattate anche le restrizioni per la donazione del sangue: sono 31 le province sottoposte a limitazioni, tra cui Roma, Napoli, Torino e Venezia. Il Centro nazionale sangue ne ha pubblicato l'elenco sul suo sito. Andranno effettuati Test NAT o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella stagione 2025 nei luoghi indicati. Per Stati Uniti e Canada la misura è in vigore tutto l'anno. La Società Italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie (Simg) inoltre, visto l'aumento di casi autoctoni di arbovirosi come Chikungunya, Dengue e West Nile Virus, si è detta disponibile a collaborare con l'Iss per una formazione ad hoc dei medici di famiglia affinché abbiano delle competenze aggiornate su queste malattie. "Serve una sensibilizzazione di tutta la classe medica per inserire nel panorama diagnostico anche la possibilità che si tratti di una arbovirosi autoctona", sottolinea Federico Gobbi, direttore scientifico Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona). I serbatoi animali del virus sono innanzitutto gli uccelli migratori, ma pure i gabbiani sono colpiti, e per questo è in atto il programma di monitoraggio e sorveglianza dei veterinari delle Asl sul territorio. Ma l'obiettivo primario è eliminare le zanzare culex, che infettano l'uomo. Per questo programmi di disinfestazione sono partiti in varie regioni ed il governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato lo stanziamento di un milione di euro "per fare le disinfestazioni dove i comuni ancora sono inadempienti". Tuttavia, ha ammonito, "niente allarmismi, non è il Covid".