La vittima Francesca Oliva
La vittima Francesca Oliva

CASTEL VOLTURNO –  Si è svolta l’udienza preliminare che vede accusati di manomissione della cartella clinica di Francesca Oliva 29enne di Gricignano d’Aversa, deceduta nel maggio 2014 mentre aspettava tre gemelli, di cui uno solo si è salvato, i due tecnici informatici della clinica Pineta Grande di Castel Volturno.

L'udienza

Davanti al giudice si sono presentati Gianluca Salvatore Russo, 36 enne di Quarto, e Giorgio Conte, 74enne de L'Aquila. Nel corso dell’udienza inoltre si sono costituite le parti civili ovvero i familiari di Francesca e il medico Renato Bembo, che era stato accusato di omicidio colposo, salvo poi essere assolto. Si tornerà in aula ad aprile.

Stando all’accusa infatti gli imputati avrebbero manomesso la cartella clinica di Francesca dopo il decesso. Questo al fine di evitare l’accusa di omicidio colposo. Per la stessa vicenda è già attivo un processo che vede imputati il patron della Pineta Mare Vincenzo Schiavone, i medici Giuseppe Delle Donne, Stefano Palmieri e Gabriele Vallefuoco.

giustizia

La vicenda

La vicenda risale al 2014. Gli imputati sono accusati di aver manomesso la cartella clinica di Francesca OIiva dopo il decesso di quest’ultima avvenuto il 24 maggio. Dalla cartella clinica infatti sarebbero state cancellate le parole “malessere generale” e la prescrizione del farmaco Unasyn, poi reinserito dopo la morte e retrodatato al giorno del ricovero. Avvrebbero poi aggiunto alcune note al documento di ricovero sempre dopo il decesso come: gravidanza indotta con Fivet paziente sottoposta a cerchiaggio, esibisce esami che evidenziano leucocitosi, neutrofilia praticato in ecografia".