antica cittadella
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TEANO - Nuove informazioni emergono dal processo a carico di Ciprian Vicol, il 25enne moldavo accusato dell'omicidio di Francesca Compagnone, 28enne di Teano, avvenuto il 26 ottobre 2022 nella villetta di Riardo di proprietà della giovane.

Le perizie balistiche

Durante l'udienza, i periti balistici hanno confermato che il colpo mortale è stato esploso con un fucile semiautomatico Benelli M1 Super 90 calibro 12, con canna da 55 cm. Il colpo è stato sparato a una distanza superiore agli 80 cm, con un'inclinazione di circa un grado verso il basso. La traiettoria è stata ricostruita come diretta e frontale, compatibile con l'ipotesi che la vittima fosse seduta e l'assalitore di fronte a lei. Non sono stati riscontrati danni da gas da sparo, indicando una distanza di sparo non ravvicinata.

La ricostruzione dell'omicidio

Secondo le indagini, quella sera Ciprian e Francesca, dopo una serata trascorsa insieme, si sono recati nella villetta della famiglia Compagnone a Riardo. A causa di un trasloco in corso, tre fucili legalmente detenuti dal padre della vittima erano incustoditi in una delle camere da letto. Ciprian avrebbe imbracciato uno dei fucili e, puntandolo verso Francesca, avrebbe esploso un colpo che l'ha ferita mortalmente. Alla vista della ragazza a terra, Ciprian ha allertato i soccorsi, ma per Francesca non c'era più nulla da fare.

L'evoluzione del processo

Inizialmente, Ciprian era stato accusato di omicidio colposo ma la Procura ha impugnato la decisione, sostenendo che si trattasse di omicidio volontario. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione del Riesame, disponendo un nuovo riesame che ha riqualificato il reato in omicidio volontario aggravato dalla relazione sentimentale tra i due e dalla futilità del motivo. È stata quindi disposta una misura cautelare nei confronti di Ciprian.

Prossimi sviluppi

Il processo proseguirà a giugno con l'escussione dei periti. Nel collegio difensivo sono coinvolti gli avvocati Vincenzo Cortellessa e Leopoldo Zanni per i familiari della vittima, costituitisi parte civile, e Ferdinando Trasacco per l'imputato.

Il caso ha suscitato profonda commozione nella comunità di Teano e Riardo, dove Francesca era molto conosciuta e apprezzata. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile tra familiari e amici.