Bullismo e cyberbullismo, i carabinieri incontrano gli studenti del "Cavour"
L'appuntamento rientra nell'ambito della diffusione della Cultura della Legalità
MARCIANISE - Nell’ambito delle iniziative di diffusione della cosiddetta “Cultura della Legalità” che ogni anno l’Arma dei Carabinieri ripropone in forza dei protocolli sottoscritti con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nella mattinata del 13 novembre si è tenuto a Marcianise un proficuo incontro durante il quale si sono toccate tematiche di particolare interesse e sensibilità in particolare per i giovani quali bullismo, cyberbullismo ed i pericoli della rete, finalizzato ad accrescere la coscienza dei più giovani nel rispetto delle regole e consentire che abbiano a disposizione gli strumenti per sapere come difendersi, apprendendo peraltro quali possano essere le potenziali conseguenze di eventuali comportamenti illeciti.
L'incontro a scuola
L’incontro, al quale hanno partecipato circa 130 studenti delle classi seconde, nonché il Dirigente scolastico e 12 insegnanti dell’Istituto Comprensivo Statale DD1 Cavour, si è tenuto nell’aula magna ed ha destato particolare interesse tra i giovani alunni, suscitando curiosità e stimolo al confronto e alla condivisione di pensieri e considerazioni.
Il Dirigente scolastico, Prof. Aldo Improta, sempre attento all’organizzazione di progetti che aprano gli orizzonti ai ragazzi e che li rendano cittadini partecipi e responsabili, ha introdotto con entusiasmo la giornata, ricordando con fierezza e commozione il periodo trascorso con indosso proprio l’uniforme dell’Arma da giovanissimo Carabiniere Ausiliario ed incitando i ragazzi ad essere attenti e curiosi nei confronti dei temi trattati.
L'intervento degli esperti
I relatori, Capitano Daniele Petruccelli C.te della Compagnia Carabinieri di Marcianise e Maresciallo Francesco Rossetti della locale Stazione, hanno sottolineato a più riprese il ruolo di assoluta vicinanza dell’Arma alle comunità affidatele, in un contesto di costante rassicurazione sociale e non solo di prevenzione o repressione di crimini in genere, invitando a guardare all’uniforme “amica” sempre con fiducia, in uno con il ruolo fondamentale che insieme a famiglie e scuola tutte le Istituzioni hanno nella crescita dei ragazzi, quali consapevoli e responsabili cittadini del futuro.







